Roma, 2 set. (askanews) – Il Sud Sudan alle Olimpiadi del basket. Il sogno che si avvera per lo stato considerato il più povero del mondo, indipendente soltanto dal 2011, duramente colpito dalla guerra civile negli ultimi anni e privo in patria di un palazzetto al coperto. Eppure, superando l’Angola 101-78 e finendo primo nella classifica del Gruppo M ai Mondiali di basket in corso nelle Filippine, ha festeggiato il pass olimpico complice anche la mancata vittoria dell’Egitto sulla Nuova Zelanda con un margine superiore ai 24 punti.
Un miracolo sportivo per le Bright Stars di coach Royal Ivey e di Luol Deng, l’ex stella NBA e presidente federale che ha firmato il miracolo di conquistare un traguardo impensabile per un paese poverissimo nato soltanto nel 2011. Carlik Jones ha prodotto un’altra prestazione eccezionale con 26 punti, 7 rimbalzi e 15 assist; e anche 18 di Shayok, 15+10r di Gabriel e 10 di Deng per il Sud Sudan. Per l’Angola 21 di Dundao, 10p+13r di Bango.
Il Sudan del Sud ha fatto il suo esordio ai Giochi olimpici nel 2016. Il Comitato Nazionale Olimpico Sudsudanese è stato ammesso al Comitato Olimpico Internazionale quale 206º Paese durante la 128ª Sessione del CIO a Kuala Lumpur, in Malaysia, il 2 agosto 2015.