Moto, Ancma: vendite agosto +13,5% a 18.309 unità – askanews.it

Moto, Ancma: vendite agosto +13,5% a 18.309 unità

“Pronto pacchetto di proposte al ddl per revisione Codice Strada”
Set 1, 2023

Milano, 1 set. (askanews) – Il mercato di moto, scooter e ciclomotori di agosto fa segnare ancora un dato positivo: +13,5% anno su anno a 18.309 veicoli. Lo rende noto Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) che annuncia “la messa a punto di ampio pacchetto di proposte al ddl per la revisione del Codice delle strada, che si è reso necessario anche alla luce del trend positivo del mercato e di una sempre maggiore diffusione delle due ruote e nel Paese”.

A fare da traino ad agosto sono ancora gli scooter, che crescono del 22,58% e targano 9.746 mezzi. Più che buono anche il risultato delle moto, che immatricolano 7.337 mezzi pari a un incremento del 6,94%. In controtendenza il mercato dei ciclomotori, che per il terzo mese consecutivo registrano il segno meno, con una flessione del 6,77% e solo 1.226 unità vendute.

Nel corso del 2023 per sette mesi su otto la crescita del mercato è stata a doppia cifra: ad agosto il cumulato annuo registra un incremento complessivo del 16,67% e 258.746 unità vendute. A fare la parte del leone gli scooter con 133.219 veicoli immatricolati e una crescita pari a circa un quarto dei volumi dello scorso anno (+24,48%); seguono le moto che targano 111.901 unità e crescono del 12,89%. Prosegue, invece, la sofferenza del mercato ciclomotori, che registrano solo 13.626 mezzi corrispondenti a una flessione del 12,83%.

Dopo due mesi di flessione si riprende anche il mercato degli elettrici, che ad agosto fa segnare un bel +15,4% pari a 682 veicoli messi in strada. Molto bene i ciclomotori, che crescono del 73,17% e registrano 284 unità; ancora in affanno, invece, gli scooter, che flettono del 7,77% e immatricolano 368 mezzi. Resta in territorio negativo il bilancio dell’anno con una perdita del 21,32% e 9.323 unità vendute. Su questo ambito, l’associazione ribadisce infine la richiesta al Governo di sbloccare i fondi non utilizzati nel 2022 per gli incentivi all’acquisto, al momento congelati.