Milano, 1 set. (askanews) – “Sui biglietti dei treni regionali è scattata oggi la ‘tassa Fontana’ e i cittadini lo devono sapere. L’aumento del 4% di biglietti e abbonamenti è frutto di una decisione della Regione, quindi del presidente Fontana e del suo assessore Franco Lucente, di Fratelli d’Italia”. Lo ha evidenziato il consigliere regionale del Pd in Lombardia Pietro Bussolati, nel giorno della partenza delle nuove tariffe.
“Quando dicono che non hanno aumentato le tasse ai lombardi, semplicemente mentono, perché chi prende il treno, ma anche bus urbani ed extraurbani, per studio e lavoro, da oggi paga di più. A danno si aggiunge danno, perché chi aveva usufruito del bonus trasporti nazionale ora non lo può più fare, perché i fondi sono finiti e già oggi il sistema informatico blocca le richieste dicendo semplicemente che se ne riparla a ottobre, solo in caso rimangano residui generati dalle rinunce di utenti che sono riusciti a inoltrare la domanda” ha aggiunto.
“La destra, ancora una volta, dimostra di non avere alcun interesse per il trasporto pubblico che è anche una delle leve oggi a nostra disposizione per combattere il cambiamento climatico riducendo l’immissione in atmosfera dei gas climalteranti” ha proseguito l’esponente dem.
“Il servizio ferroviario regionale, soprattutto su alcune tratte, rimane inaccettabile. È incredibile come Trenord, con tutti quei ritardi e quelle cancellazioni, possa ottenere dalla Regione di Fontana e Lucente il rinnovo del contratto senza gara per dieci anni, un aumento dei contributi regionali di quasi il 20% e, in più, il secondo aumento delle tariffe in tredici mesi, perché a luglio 2022 i biglietti costavano l’8% in meno rispetto ad oggi, settembre 2023: c’è qualcuno in Regione in grado di dire ai vertici di Trenord che così non va bene?” ha concluso Bussolati.