Roma, 1 set. (askanews) – I bambini africani sono tra i più a rischio di impatti dei cambiamenti climatici, ma sono tristemente trascurati dai principali flussi di finanziamento per il clima necessari per aiutarli ad adattarsi, sopravvivere e rispondere alla crisi climatica.
Lo indica un rapporto dell’Unicef pubblicato oggi, “Time to Act: Time to Act: African children in the climate change spotlight”, i bambini di 48 dei 49 Paesi africani analizzati sono classificati come ad alto o altissimo rischio di impatti del cambiamento climatico. L’analisi valuta i Paesi in base all’esposizione dei bambini agli shock climatici e ambientali, come cicloni e ondate di calore, e alla loro vulnerabilità a tali shock, in base all’accesso ai servizi essenziali. I bambini che vivono nella Repubblica Centrafricana, in Ciad, Nigeria, Guinea, Somalia e Guinea-Bissau sono i più a rischio.
In risposta all’aumento del rischio per i bambini, il rapporto esamina come i fondi multilaterali per il clima (Mcf) stanno indirizzando le loro risorse. Solo il 2,4 per cento di questi importanti finanziamenti globali per il clima può essere classificato come sostegno ad attività che rispondono ai bambini, con un valore medio di soli 71 milioni di dollari all’anno. Se si allarga il gruppo di riferimento ai giovani, la cifra sale ad appena il 6,6 per cento della spesa totale del Mcf. (Segue)