Roma, 31 ago. (askanews) – Il Presidente del MAXXI Alessandro Giuli e il Presidente della Triennale di Milano Stefano Boeri saranno ad Odessa il 6-7 settembre per colloqui con le autorità locali e una ricognizione ai siti distrutti, a partire dalla Cattedrale della Trasfigurazione. Con loro la Direttrice dell’Unesco per l’Ucraina, Prof. Chiara Dezzi Bardeschi, oltre all’Ambasciatore d’Italia Pier Francesco Zazo.
L’iniziativa è stata presentata stamattina dal ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ai suoi colleghi della Ue e al ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba durante il vertice europeo di Toledo. A Odessa sarà presente anche il nuovo Inviato Speciale del ministro per la ricostruzione dell’Ucraina, Davide La Cecilia.
La visita si colloca nel contesto dell’iniziativa della Triennale e del MAXXI, sostenuta da Presidenza del Consiglio, MAECI e Ministero della Cultura, per realizzare un Laboratorio sulla Ricostruzione dell’Ucraina. Nell’ambito della vocazione dell’Italia alla protezione e salvaguardia del patrimonio culturale mondiale, il progetto mira a raccogliere istituzioni culturali italiane e internazionali, studi di architettura e ingegneristica, aziende e soggetti economici, sul tema della rigenerazione urbanistica e architettonica delle città e del patrimonio culturale dell’Ucraina, dando vita ad un hub europeo per la ricostruzione, con particolare attenzione alle infrastrutture sociali come le scuole e le istituzioni culturali.
L’architetto Stefano Boeri spiega che “andiamo a Odessa con l’idea di mettere a disposizione la nostra capacità per ricostruire diversi beni architettonici colpiti dalla guerra. Sarà una prima missione di ricognizione, cominceremo subito con un sopralluogo nella cattedrale, abbiamo attivato la Società Italiana del Restauro Architettonico. Ricostruire l’architettura di Odessa per iniziare a ricostruire la normalità in una nazione che merita la pace”.
Il Ministero degli Esteri insieme a MAXXI e Triennale organizzerà il 31 ottobre 2023 a Milano un evento per lanciare il progetto di Laboratorio, con la partecipazione del governo ucraino e dei soggetti culturali ed economici interessati. L’iniziativa potrebbe essere propedeutica all’assunzione da parte dell’Italia del patronato per la ricostruzione della Città di Odessa, il cui Centro storico è stato inserito di recente, col nostro decisivo appoggio, nella Lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO. Numerose sono le ragioni a favore di questa scelta. Esse vanno dal forte legame storico di Odessa all’Italia a partire dalla fondazione, alla tradizionale presenza di una folta e influente comunità italiana, ai gemellaggi attivi con Genova e Venezia. Decisiva la presenza di infrastrutture portuali che ne fanno un punto di transito nevralgico dal punto di vista degli scambi commerciali, inclusi quelli a tutela della sicurezza alimentare mondiale su cui l’Italia si è impegnata direttamente.
Il sostegno alla ricostruzione dell’Ucraina costituirà uno degli impegni prioritari della nostra Presidenza G7 dell’anno prossimo, anche attraverso l’organizzazione della Ukraine Recovery Conference nel 2025, con l’obiettivo di porre le basi per un’Ucraina prospera ed indipendente, nell’ambito della famiglia europea.