Caivano (Na), 31 ago. (askanews) – “Siamo qui per riportare la presenza seria, autorevole, costante dello Stato e delle istituzioni che in territori come questo spesso non sono stati sufficientemete percepiti o presenti”, ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine della sua visita a Caivano. La premier ha visitato il Parco Verde, il rione dove si sono consumati abusi su delle ragazzine di 11 e 12 anni.
“Se siamo qui oggi a condannare un episodio barbaro come quello che condanniamo significa che qui si è consumato un fallimento da parte dello Stato e delle istituzioni nonostante degli sforzi siano stati fatti”.
“Non siamo venuti qui a limitarci alla pur doverosa condanna e solidarietà, siamo venuti qui a dire che intendiamo agire e metterci la faccia: il messaggio principale è che in Italia non possono esistere zone franche”.
Imponenti le misure di sicurezza dopo le minacce a Meloni e il rischio di proteste contro l’abolizione del reddito di cittadinanza. La premier ha risposto all’invito del parroco della chiesa di San Paolo Apostolo, don Maurizio Patriciello, con cui ha avuto un incontro privato. Il parroco ha fatto un appello al governo a oscurare i siti porno ai minori.
Meloni ha poi presieduto la riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in una scuola e ha dichiarato di voler “coinvolgere l’intero governo sulla fermezza dello Stato contro l’illegalità, la criminalità, la droga. Questo territorio sarà radicalmente bonificato – ha detto – vi assicuro che voi vedrete presto i frutti di questa visita del governo oggi sul territorio”.
E sul centro sportivo, che sembra essere stato il luogo degli abusi, abbandonato da anni e in stato di degrado, ha aggiunto: “Il nostro obiettivo è riaprire il centro sportivo entro la prossima primavera”.