Milano, 30 ago. (askanews) – “Da quando la gestione del trasporto pubblico lombardo è stata smembrata in due diversi assessorati, per assecondare la sete di poltrone del centrodestra, in Giunta sul tema regna il caos. Non solo a settembre arriveranno gli aumenti, ma il governo regionale si è dimostrato privo di visione e incapace di programmare persino gli interventi più urgenti”. Lo ha scritto in una nota Paola Pollini, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle in Lombardia.
“Ricordo infatti che, con una modifica normativa del 2021, è stata data la possibilità alle Agenzie per il Tpl di poter intervenire sulla rete infrastrutturale del trasporto su gomma e in particolare sulle fermate extraurbane. Fermate che vertono spesso in condizioni pietose, al punto da costituire un pericolo per la sicurezza degli utenti. La richiesta arrivava dalle stesse Agenzie, le quali fornirono a Regione, su sua richiesta, un elenco dettagliato delle priorità su cui intervenire. Di quella ‘lista della spesa’ non se ne fece più nulla e neppure dei fondi allora promessi” ha ricordato l’esponente pentastellata.
“Ho chiesto a Regione Lombardia di non lasciare che il lavoro fatto diventi carta straccia, ma di riprenderlo e alimentarlo prevedendo un apposito fondo nella prossima legge di bilancio. Nella risposta fornitami dall’assessore Franco Lucente non vedo alcuna volontà di attuare quanto richiesto. Secondo Regione Lombardia non vi sarebbe unanimità di intenti da parte delle Agenzie e mancherebbe una cernita relativa alla tipologia e al numero di interventi da effettuare. Affermazioni che però trovano smentita nelle richieste già formulate delle Agenzie e risalenti al periodo pre-Covid. Basterebbe non lasciare quanto già fatto nel cassetto e mettersi al lavoro” ha continuato.
“Rimarrebbe quindi da reperire i fondi, anche in questo caso si tratta di volontà politica. Infatti, con la legge 9 del 2020, il meglio conosciuto ‘Piano Lombardia’, Regione ha elargito a sindaci e amministratori locali, meglio se dello stesso colore politico, milioni di euro per opere di varia natura, alcune certamente meno utili rispetto a quelle di cui necessiterebbero le fermate dei bus” ha concluso Pollini.