Roma, 30 ago. (askanews) – Inziato il 19 agosto e dopo aver già bruciato più di 81.000 ettari di terra, tra cui gran parte del Parco nazionale di Dadia, a Evros, per il dodicesimo giorno “il più grande incendio mai registrato nell’UE”, continua a devastare la Grecia.
L’UE ha inviato 11 aerei e un elicottero della flotta europea per aiutare la Grecia con 407 vigili del fuoco, la metà delle risorse aeree comuni europee, secondo la Commissione europea. La settimana scorsa, 20 persone sono state trovate carbonizzate, per lo più migranti tra cui due bambini, vicino ad Alessandropoli, capitale di Evros.
Quattro focolai rimangono problematici a Evros, secondo i vigili del fuoco greci, e nuovi incendi hanno portato all’evacuazione del villaggio di Kotronia. Secondo l’EMS si tratta del più grande incendio boschivo dal 2008. L’area bruciata è grande quanto una città come New York, e più di un terzo della foresta di Dadia è stata devastata, secondo il quotidiano di centrosinistra Ta Nea.
Il quotidiano sottolinea anche la mancanza di personale per prevenire questi incendi sempre più intensi a causa dei cambiamenti climatici: “ad esempio, solo sette guardie forestali gestiscono 35.000 ettari sul Monte Parnès”, vicino ad Atene.
Per Dimitris Stamatopoulos, ambientalista, citato da Ta Nea, “abbiamo bisogno di un nuovo piano nazionale per rafforzare i servizi forestali e la prevenzione attraverso una migliore gestione delle foreste”. Sui social network, la Società per la Protezione della Biodiversità della regione ha pubblicato impressionanti foto “prima” e “dopo” l’incendio della foresta di Dadia, protetta dalla rete europea Natura 2000 e conosciuta in tutto il mondo come rifugio degli avvoltoi.
Alexandros Dimitrakopoulos, professore specializzato in incendi boschivi, ha detto al canale Mega TV che si tratta di “un disastro irreversibile”. “Ci vorranno anni per ricostruire questa foresta unica. Anche tra 100 anni, potremmo non trovare questa biodiversità”, ha affermato.
Martedì il governo greco ha annunciato una serie di misure per le regioni colpite dagli incendi. Il ministro dell’Ambiente Theodoros Skylakakis ha annunciato lavori anti-alluvioni e risarcimenti per pastori, agricoltori e residenti che hanno perso la casa. Come i paesi attorno al Mediterraneo, la Grecia è nella morsa di numerosi incendi quest’estate avendo bruciato finora 120.000 ettari, secondo le stime dell’Osservatorio nazionale greco – tre volte la media annuale dal 2006, nota l’EMS.