Roma, 30 ago. (askanews) – Il governo tedesco si fa vedere sorridente e al gran completo fuori dal Castello di Meseberg, vicino a Berlino, nel secondo giorno di ritiro governativo deciso dal Cancelliere Olaf Scholz. Obiettivo mostrare unità d’intenti, dopo mesi di tensioni all’interno della cosiddetta “Coalizione semaforo”, in particolare tra Liberali e Verdi, e trovare ricette contro la recessione.
“Ci occuperemo anche della questione di come possiamo fare tutto il possibile per rafforzare la crescita”, aveva detto il giorno prima Scholz, annunciando poche ore dopo un accordo su un grande programma di agevolazione fiscale per le imprese tedesche con accanto il ministro delle Finanze (liberale) Christian Lindner.
Si parla di agevolazioni per circa 7 miliardi di euro all’anno a partire dal 2024, scrive Der Spiegel, e complessivamente di 32 miliardi nei prossimi anni.
I dati sulla crescita debole e un’inflazione attestata al 6,1% (ad agosto, 6,2 a luglio), spingono il governo Scholz verso l'”offensiva”, secondo le parole dello stesso cancelliere.
Il taglio delle tasse è parte di un programma in 10 punti avanzato dal governo e serve a stimolare la crescita e gli investimenti delle aziende in Germania. Tra le misure decise, e anche di fronte ai prezzi dell’energia sempre alti, anche un bonus per gli investimenti a risparmio energetico e una semplificazione della burocrazia, tra cui il mantenimento su carta dei documenti contabili fino a 8 anni e non più 10.