Roma, 30 ago. (askanews) – Goldman Sachs ha utilizzato fondi di stato cinesi per acquisire compagnie negli Usa e in Gran Bretagna. L’ha affermato oggi il Financial Times, segnalando che tra le aziende acquistate ce n’è una che fornisce servizi di cybersecurity al governo di Londra.
La notizia viene in un momento delicato nei rapporti tra Cina e Occidente, che ha imposto una serie di restrizioni commerciali a Pechino in particolare nei settori innovativi.
Nel mirino ci sono acquisizioni effettuato utilizzando 2,5 miliardi di dollari tratti da un fondo di partenariato costituito nel 2017 con la China Investment Corporation (CIC), un fondo di stato cinese.
Tra le acquisizioni c’è anche quella di una compagnia di consulenze che traccia le catene di approvvigionamento e una che opera nel campo del cloud computing, oltre a una compagnia che testa farmaci o un produttore di sistemi per l’intelligenza artificiale. Secondo FT, Goldman aveva reso note le operazioni, ma non aveva comunicato che in parte queste acquisizioni sono state effettuate con denaro cinese.
Goldman Sachs nel 2017, sotto la guida dell’allora capo Lloyd Blankfield, lanciò un Fondo di partneriato per la cooperazione industriale Cina-Usa. Allora la banca spiegò che la CIC avrebbe aiutato le imprese Usa e britanniche a espandersi in Cina.
Particolarmente sensibile sembra essere l’acquisizione nel 2021 di LRQA, unità cyber e ispettiva del gruppo di classificazione navale Lloyd’s Register. Questa compagnia opera in settori strategici, dall’aerospazio alla difesa, dall’energia alla salute.
All’interno è inserita anche la compagnia Nettitude, che fornisce cybersicurezza a diverse organizzazioni governative e di difesa nel mondo.