Roma, 29 ago. (askanews) – I vigili del fuoco greci stanno lottando per l’undicesimo giorno consecutivo contro un incendio che ha devastato la foresta di Dadia, parco nazionale della rete europea Natura 2000 nel nord-est della Grecia, noto per il suo importante habitat di rapaci.
Secondo i vigili del fuoco, tre focolai restano problematici e devono ancora essere spenti in questa regione dell’Evros, al confine greco-turco. Vicino alla foresta di Dadia, anche la regione dei Rodopi sta affrontando nuovi incendi. Su questi due fronti sono mobilitati complessivamente 475 vigili del fuoco con 100 veicoli, 6 aerei e 4 elicotteri.
Gli incendi di agosto hanno provocato 20 morti, diciannove presunti migranti, tra cui due bambini, trovati carbonizzati nella regione di Evros e un pastore morto mentre cercava di salvare il suo gregge in una regione della Grecia centrale. Inoltre, nel nord di Atene, l’incendio boschivo che ha colpito il Monte Parnes, uno dei polmoni verdi della capitale, continua a preoccupare le autorità mentre si osservano recuperi. Su questo fronte sono impegnati 260 vigili del fuoco con 77 mezzi e un elicottero.
Martedì il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis incontrerà diversi ministri per discutere della riforestazione necessaria dopo gli incendi nella regione di Evros e sul monte Parnes. Quest’anno, secondo le stime dell’Osservatorio nazionale greco, finora sono stati bruciati più di 120.000 ettari in tutto il Paese.