Roma, 28 ago. (askanews) – Apertura da parte del presidente ucraino Volodymyr Zelensky riguardo ad una soluzione politica per la Crimea: “Credo che sia possibile far passare politicamente la smilitarizzazione della Russia sul territorio della Crimea ucraina. Credo che sarebbe meglio. Io la penso così. Prima di tutto, fidatevi di me, mi interessa chi lo farà”, ha detto Zelensky in una intervista a un quotidiano ucraino.
Secondo le sue parole, riportate da Ukrinform, la guerra comporta sempre delle perdite, ed è necessario pensare a come ridurle il più possibile.
Zelensky ha ricordato che molti Paesi stanno fornendo sostegno all’Ucraina in questo momento, ma se la leadership ucraina prendesse la decisione di minacciare l’integrità territoriale della Russia, questi Paesi non la sosterrebbero: “Se io, per esempio, inviassi le nostre truppe e decidessi di attaccare il territorio russo, devo sapere con certezza che questi Paesi non mi sosterranno”, ha sottolineato il presidente dell’Ucraina.
Successivamente Zelensky ha pero sottolineato il valore delle conquiste militari sul campo: “La liberazione” dell’Ucraina “durante le operazioni di combattimento non è un caso. Tutto è meritato”, ha sottolineato su Telegram il presidente ucraino.
“I guerrieri ucraini hanno fatto cose straordinarie”, ha scritto Zelensky, “L’Ucraina ha dimostrato che la liberazione della nostra terra durante le operazioni di combattimento non è un caso. Tutto è meritato”.
“È l’eroismo del nostro popolo e il sostegno alla difesa da parte dei nostri partner”, ha concluso il presidente ucraino, “È il coraggio degli ucraini e la solidarietà del mondo che lavora per questo auspicabile risultato comune”. Mentre su X, l’ex Twitter, Mykhailo Podolyak, uno dei principali consiglieri del presidente Volodymyr Zelensky, ha sottolineato: “Più la Russia perde i territori occupati, più velocemente il sostegno al regime diminuirà”. “Tutta la legittimità interna di (Vladimir) Putin è costruita sulla convinzione delle elite russe che ‘non ha ancora perso la guerra’”, ha spiegato il consigliere presidenziale ucraino, “Il Cremlino comprende l’inevitabile: più la Russia perde i territori occupati, più velocemente il sostegno al regime diminuirà”.