Roma, 24 ago. (askanews) – Lo scrittore e regista iraniano Ebrahim Golestan, figura pionieristica del cinema e della letteratura moderni in Iran, è morto nel Sussex, nel Regno Unito, all’età di 100 anni, lo ha annunciato la sua famiglia. Nato il 19 ottobre 1922 a Shiraz, nel sud dell’Iran, Gulistan ha lasciato un segno indelebile nella scena cinematografica e letteraria del XX secolo nel suo paese natale.
“Papà, ci hai lasciato. Addio!”, ha scritto mercoledì sera sua figlia Lili su Instagram, accompagnando queste parole con una foto del regista. Nel 1957, Ebrahim Golestan diede vita al primo studio cinematografico iraniano, per produrre il suo primo lungometraggio, The Brick and the Mirror, sette anni dopo.
Quest’opera satirica, raffigurante la società iraniana, ha dato il via all’ascesa della nouvelle vague della cinematografica iraniana. Nel 1974 diresse I misteri del tesoro della valle dei fantasmi, adattamento del suo romanzo omonimo, in cui esaminava criticamente la modernizzazione intrapresa dal regime dello Scià.
Oltre a “I misteri”, Golestan ha scritto diversi romanzi e racconti, spesso influenzati dai giganti della letteratura americana come Ernest Hemingway e William Faulkner.
Dopo la rivoluzione islamica del 1979, pose fine alla sua carriera registica e si stabilì a Londra dove ha condotto una vita solitaria. Nel 2022, il cineasta è apparso nel documentario Ci vediamo venerdì, Mitra Farahani, un dialogo tra lui e Jean-Luc Godard che ha vinto il Premio Speciale della Giuria al festival di Berlino.
Suo figlio Kaveh, noto fotoreporter, ha perso la vita nel 2003 in seguito all’esplosione di una mina nel nord dell’Iraq.