Rimini, 24 ago. (askanews) – Al Meeting per l’amicizia fra i popoli, nel padiglione della cooperazione internazionale, si è concluso l’incontro moderato da Stefano Gatti, inviato speciale per la sicurezza alimentare del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, dal titolo Food security e sostenibilità: cooperare per crescere.
“La sicurezza alimentare è certezza di approvvigionamento – afferma Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste – il nostro valore aggiunto non sarà mai dato dalla quantità di prodotto ma dalla qualità, dal fatto di avere mamme e nonne che hanno educato a questo principio”. Come fare sì che il cibo sia disponibile per i paesi in via di sviluppo, che è il principio della cooperazione? Occorre mettere i continenti più poveri come l’Africa nella condizione di svilupparsi, esportando loro le nostre tecnologie.
Per Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri e della cooperazione internazionale: “La qualità dell’alimentazione si sposa con la qualità della vita. I paesi in via di sviluppo ci interessano, sono nostri vicini di casa. Il tema del disastro agroalimentare è un tema che significa guerre, instabilità, terrorismo, chiaro che l’Italia quale potenza agroalimentare ha una responsabilità nell’essere un punto di riferimento”.
Matteo Zoppas, presidente di ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, spiega: “Siamo leader mondiali delle tecnologie agroalimentari e abbiamo la capacità di dare modo all’Africa di produrre più food e di esportarlo. Le TEA, Tecnologie di Evoluzione Assistita, permettono di coltivare dove non sarebbe possibile, in condizioni climatiche avverse, senza fitofarmaci, ed esportarle conta molto, è la possibilità per noi di sviluppare i mercati esteri”.
Massimiliano Giansanti, presidente Confagricoltura, invita a prendere una mappa del mondo e a verificare: “Dove c’è un’agricoltura forte c’è una democrazia matura. Questo passa attraverso i sistemi TEA dove siamo leader”.
Giangiacomo Pierini, direttore Corporate Affairs & Sostenibilità Coca-Cola HBC Italia e presidente ASSOBIBE, avvisa che “la sostenibilità ambientale c’è se ci sono investimenti in ricerca, competenze, processi”.
Giovanni Pomella, amministratore delegato Lactalis in Italia e consigliere di Centromarca: “Una delle nostre battaglie è quella di lotta allo spreco. C’è un tema di informativa dei prodotti, ci stiamo scontrando con un’Europa che sta dando in questo senso un’informazione totalmente distorta”.