Rimini, 24 ago. (askanews) – Quello delle baby gang è “indice di un malessere giovanile e anche di modelli di comportamento non sani”. E “credo che il tema dell’educazione e di una maggiore presenza delle famiglie sia la vera sfida che abbiamo davanti per fare in modo che questi processi e questi fenomeni siano controllati”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, al Meeting di Rimini.
“Il tema delle baby gang che a Napoli ha una connotazione un po’ particolare – ha spiegato Manfredi -. Ci siamo confrontati anche con i sindaci delle altre città metropolitane e assieme al ministro Piantedosi. Se a Milano c’è il fenomeno delle gang giovanili di tipo etnico, legate soprattutto agli immigrati di seconda generazione, a Napoli ci sono ragazzi molto piccoli che oggi non solo nei quartieri popolari ma anche in quelli borghesi sono abituati a muoversi con armi da taglio, si aggregano tra loro, spesso fanno scorribande che sono più legate al bullismo che alla vera e propria criminalità”.
Questo, secondo il primo cittadino, è un “indice di un malessere giovanile e anche di modelli di comportamento non sani. Credo che il tema dell’educazione e di una maggiore presenza delle famiglie sia la vera sfida che abbiamo davanti per fare in modo che questi processi e questi fenomeni siano controllati”. Tra l’altro “negli ultimi anni abbiamo misurato dei fenomeni di violenza gratuiti, non legati a un atto criminale perché c’era la volontà di fare una rapina o uno scippo, erano solamente atti di bullismo. Questi sono molto pericolosi perché spesso sono incontrollati”.