Roma, 23 ago. (askanews) – Il lavoro senza sosta degli oltre 900 tecnici TIM che hanno riconnesso nel più breve tempo possibile le persone e i territori dell’Emilia-Romagna sconvolta dall’alluvione. Ma anche il dramma della vita reale immersa in acqua e fango a cui rimediare velocemente per riconnettersi al flusso della vita normale e ripartire, giorno dopo giorno, dopo un evento naturale avverso, improvviso e imprevedibile. Sono questi i temi chiave di ‘Riconnessioni’, la mostra fotografica di Rosa Mariniello che TIM presenta negli spazi della Fiera di Rimini in occasione del Meeting dell’Amicizia fra i popoli 2023. Oltre cento foto di persone e luoghi per non dimenticare ed esprimere la massima solidarietà alla popolazione colpita.
Storie di coraggio e di tenacia – informa una nota di Tim – nella frenesia di mezzi e persone munite di secchi e vanghe, sporchi di fango da testa a piedi per ripristinare i collegamenti internet e telefonici, ancora più fondamentali quando si tratta di mantenere il contatto con i propri cari in situazioni limite di isolamento. Con oltre 500 automezzi, 70 furgoni attrezzati e 20 mezzi dotati di stazioni radio e centrali mobili con generatori elettrici di emergenza, TIM, ha portato soccorso nelle zone colpite dall’alluvione. Laddove le frane hanno danneggiato i cavi in fibra ottica, impedendo l’accesso agli automezzi di soccorso, è stato necessario raggiungere le zone di intervento in elicottero. Sono stati, invece, attivati ponti radio nelle zone in cui le frane hanno completamente distrutto i cavi.
Le immagini da reportage si trasformano in riproduzioni ferme di una realtà pietrificata che si fa scultura. Lungo i bordi delle strade, una infinità di oggetti come montagne di rifiuti, che siano giocattoli, suppellettili, libri, circuiti digitali che veicolano il virtuale. Nei campi, coltivazioni in parte ancora invase dall’acqua o soffocate dal fango depositatosi. Muri come tele su cui ridipingere una nuova storia, dove la consapevolezza della preservazione dell’ambiente, tanto necessaria quanto indispensabile, si fa ragione di vita.
“Riconnessioni prima di tutto è il racconto delle connessioni umane che hanno aiutato le persone a resistere e a reagire, ma è anche il viaggio attraverso tutto ciò che è stato distrutto e che ha bisogno essere ripristinato in fretta. Perché la nostra vita ha bisogno di collegamenti per molti motivi. Per essere vicini anche a chi è lontano, per portare aiuti dove necessario, per rendere la nostra quotidianità più facile, per accedere ai servizi in modo veloce e sicuro. Anche per questo, con le nostre tecniche e i nostri tecnici, con le competenze del Gruppo e tutti i mezzi a disposizione ci siamo impegnati per supportare l’Emilia-Romagna in un ritorno alla normalità nei tempi più rapidi”, sottolinea Maria Enrica Danese, Responsabile Institutional Communication, Sustainability & Sponsorship del Gruppo TIM.
“Appena arrivata in Romagna, subito dopo la prima ondata di maltempo, sono stata travolta dalla frenesia della macchina dei soccorsi, dei mezzi, delle immagini che con la mente rimandavano al dopo guerra, dagli odori densi e penetranti delle città e dei campi invasi dall’acqua e dal fango, dalle montagne di oggetti accatastati come rifiuti. Tutto questo si è cristallizzato in immagini di un ardore che neanche l’acqua ha potuto spegnere, di un reale drammatico ma già proteso verso il ripristino del normale in una poetica transizione arricchita dalle storie e dai sorrisi della popolazione romagnola e delle tante persone, come i tecnici TIM ma come anche i volontari, accorse per portare il loro aiuto e la loro solidarietà”, spiega Rosa Mariniello, architetto e fotografo che ha realizzato gli scatti portati in mostra al Meeting dell’Amicizia fra i popoli 2023.