Roma, 23 ago. (askanews) – Il sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi prende posizione sul ritrovamento dei resti di un teatro romano a Sarsina, nella provincia di Forlì-Cesena, rinvenuti nel corso dei lavori di scavo in un’area destinata alla realizzazione di un palazzetto dello sport e di un centro commerciale.
“L’interesse evidente del Tempio Romano ritrovato a Sarsina, registrato con grande attenzione dalla stampa internazionale e con il compiacimento dello stesso Ministro della Cultura – osserva il Sottosegretario – impone una riflessione sopra il concetto equivoco di “rigenerazione urbana”, per l’evidente antinomia culturale fra il valore di una testimonianza archeologica nella città di Plauto e in un’area scolastica che indica, in ogni caso, l’obbiettivo della conoscenza come primario”.
Scuole e palestre – aggiunge Sgarbi – sono, sul piano culturale ed educativo, subordinate a un sito archeologico, e la Soprintendenza conosce bene la gerarchia fra un’area di scavo e di conoscenza e “un Palazzetto dello Sport al servizio della Scuola Media”.
“E’ da valutare – continua Sgarbi – se “servizio essenziale” sia il Palazzetto dello Sport, ovunque realizzabile, o un Capitolium con il podio rivestito in lastre di marmo che documenta la storia dell’uomo, che si studia a scuola, dal IV secolo avanti Cristo al primo secolo. Occorre ripristinare la gerarchia dei valori della cultura”.