Firenze, 22 ago. (askanews) – Dai 7,78 ai 9 euro l’ora: è quanto guadagnano gli Operatori socio-sanitari nelle Rsa della Toscana. Lo riporta UilFpl Toscana & A.V. Centro che, in generale, denuncia la “schiavitù” di “infermieri, educatori, animatori, fisioterapisti e le altre figure impegnate nelle Rsa della Toscana. “Gli infermieri -accusa UilFpl- sono la massima carica sanitaria all’interno della RSA ma spesso devono combattere con orari di lavoro non sufficienti all’espletamento della propria mansione, con stipendi inadeguati e turni massacranti”.
“Una situazione ormai esasperata”, testimoniata direttamente anche da una delegata sindacale: “sono un’infermiera di un Rsa da 6 anni e mezzo. Sono entrata in Rsa appena laureata e direi che come trampolino di lancio è stato positivo. Il problema resta quando ogni mese ti arriva lo stipendio: uno stipendio misero di circa 1400 al mese, dopo 158/162 ore lavorate, doppi turni nello stesso giorno e a volte rientri nel libero per sopperire alle mancanze importanti di personale”.
”I turni -accusa ancora la delegata- sono composti così: la mattina due infermieri per 62 pazienti, di cui uno che fa orario ridotto e l’altro che entra alle 7 e termina alle 13:30, iniziando di corsa con medicazioni, terapie, giro medici, eventuali cambi sondini e burocrazia varia; Il pomeriggio il numero di pazienti non varia, ma l’infermiere è uno solo. E se ci fossero due emergenze? Bella domanda: io e solo io devo scegliere il più salvabile? Questa cosa è realmente triste”.