Roma, 21 ago. (askanews) – L’impatto del Pnrr sull’occupazione “è notevole, nel 2024 che è l’anno di picco, l’attesa è per circa 300mila lavoratori, l’1,7% in più quindi un numero importante, non banale”. Lo ha detto il vicedirettore generale della Banca d’Italia, Piero Cipollone, nel corso di un dibattito al Meeting di Rimini, citando uno studio della stessa Bankitalia.
“E’ interessante la scomposizione – ha aggiunto – l’impatto fondamentale è sulle costruzioni con circa 100mila persone ma un pezzo importante ha a che fare con le professioni avanzate”.
Ma, ha proseguito, “supponiamo di avere questi lavoratori disponibili poi il Pnrr finisce e ci ritroviamo un settore ingrassato dalla domanda con molti lavori manuali e routinari. Avremo quindi il problema del ricollocamento il settore non può continuare a tirare all’infinito. Prefigurare fin da ora percorsi di retraining è molto utile”.