Milano, 21 ago. (askanews) – “L’Italia ha fondamentali forti e lo ha dimostrato in questi mesi crescendo più di molti importanti competitor internazionali”; “continuerà a essere un punto di riferimento dell’economia europea: per il 2023 ci attendiamo un aumento del pil intorno all’1%, più della media europea”. Lo ha detto Stefano Barrese, Responsabile della divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, ospite oggi del Meeting di Rimini, in una intervista a Il Sussidiario.
“Se oggi siamo in grado di segnare certi risultati – ha spiegato Barrese – lo dobbiamo alla capacità delle piccole e medie imprese di trasformarsi e adattarsi, con una flessibilità che trova nel sistema delle filiere italiane un ulteriore punto di forza e distintivo. Filiere corte e ramificate a livello locale e molto diffuse nei distretti industriali, che offrono esempi positivi su cosa possono fare le imprese per rafforzarsi, crescere e offrire maggiori prospettive occupazionali”.
Barrese ha ricordato che “dal 2015 Intesa Sanpaolo investe sulla crescita e gli investimenti di queste imprese attraverso Programma Sviluppo Filiere, a oggi sono oltre 860 le filiere che hanno aderito con un beneficio diretto per circa 20.000 fornitori che complessivamente muovono un giro d’affari di oltre 97 miliardi di euro. Oltre a questo, il nostro intervento a supporto delle Pmi si è tradotto in oltre 19 miliardi di euro di credito a medio e lungo termine nei primi sei mesi di quest’anno. Sono 1.900 le aziende sostenute nel ritorno alla normale operatività da inizio anno, con beneficio nella salvaguardia dei posti di lavoro. A conferma del nostro ruolo di riferimento per l’economia reale – ha concluso – abbiamo infine stanziato oltre 30 miliardi di euro a favore di imprese e famiglie per contrastare l’impatto dell’aumento dei costi e dell’inflazione, dando la possibilità di sospendere o rimodulare mutui e prestiti, allungandone la durata, in particolare e unici tra tutti, fino a 40 anni per gli under 36 e permettendo rateizzazioni a tasso zero”.