Pechino vieterà uso IA per prescrizioni mediche automatiche – askanews.it

Pechino vieterà uso IA per prescrizioni mediche automatiche

“Software d’intelligenza artificiale non deve sostituire i medici”
Ago 21, 2023

Roma, 21 ago. (askanews) – Pechino cerca di limitare l’uso dell’intelligenza artificiale nel settore medico. A quanto scrive oggi il South China Morning Post, la Commissione sanitaria della capitale cinese ha presentato un nuovo regolamento che “vieta severamente”l’uso dell’IA per generare prescrizioni mediche automatiche.

La commissione ha sollecitato un feedback pubblico sulla proposta di regolamento entro alla metà di settembre, dopodiché procederà con l’emanazione del regolamento.

Il regolamento fornisce 41 regole che coprono varie attività sanitarie online. Tra l’altro ha anche stabilito che il personale medico nel settore digitale deve avere adeguate qualifiche professionali, l’approvazione di istituzioni mediche digitali riconosciute e più di tre anni di esperienza di lavoro clinico.

“Il software di intelligenza artificiale non deve sostituire i medici per fornire servizi di diagnosi e cura”, afferma il progetto di regolamento, la cui emanazione segnerebbe la prima volta che un governo locale limita esplicitamente l’uso dell’IA generativa nell’assistenza sanitaria.

Per intelligenza artificiale generativa s’intendono algoritmi, come quelli alla base di ChatGPT e servizi simili, che possono essere utilizzati per creare nuovi contenuti, inclusi audio, codici, immagini, testi, simulazioni e video.

L’ultima iniziativa del governo municipale di Pechino riflette una tendenza delle autorità cinesi che guardano alla tecnologia dell’IA generativa con una certa preoccupazione. Mentre i media statali cinesi hanno sostenuto lo sviluppo dell’IA generativa cinese per il suo potenziale di aiutare a guidare la crescita economica, le autorità governative mantengono la cautela e cercano d’imporre una regolamentazione di natura politica.

Il 15 agosto sono entrate in vigore le nuove normative nazionali sull’IA generativa elaborate congiuntamente da sette regolatori cinesi, guidati dalla Cyberspace Administration of China. In base a tali regolamenti, i fornitori di modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) e chatbot di intelligenza artificiale devono “aderire ai valori fondamentali del socialismo” e non generare alcun contenuto che “inciti alla sovversione del potere statale e al rovesciamento del sistema socialista, metta in pericolo la sicurezza e gli interessi nazionali, danneggi l’immagine del Paese, inciti alla secessione dal Paese, mini l’unità nazionale e la stabilità sociale, promuova il terrorismo, l’estremismo, l’odio nazionale e la discriminazione etnica, la violenza, l’oscenità e la pornografia”.

A luglio, il governo cinese ha anche istituito un nuovo ente governativo che sarà responsabile dell’implementazione di uno standard nazionale per gli LLM, che rappresentano la tecnologia utilizzata per addestrare chatbot AI come ChatGPT.

Sebbene la Cina non abbia ancora consentito il lancio domestico di servizi simili a ChatGPT nel mercato consumer, le aziende coinvolte in progetti di intelligenza artificiale generativa hanno raddoppiato l’applicazione di LLM specifici del settore, anche nel settore sanitario.

Tencent Holdings, Baidu, Huawei Technologies, JD.com e Alibaba Group Holding hanno implementato le rispettive applicazioni LLM per una più ampia adozione in varie aziende.