Quito, 21 ago. (askanews) – Affluenza alta, addirittura storica al primo turno delle elezioni presidenziali in Ecuador, ha votato oltre l’82% degli aventi diritto. Nessuno dei candidati ha ottenuto la maggioranza assoluta e si andrà al ballottaggio, il prossimo 15 ottobre. Si sfideranno per la presidenza Luisa Gonzalez prima con circa il 33%, fedelissima dell’ex presidente progressista Rafael Correa e Daniel Noboa, leader dell’alleanza Accion por la Democrazia che ha ottenuto il 24% dei consensi.
Se vincerà Gonzalez, sarà la prima donna eletta alle urne come presidente, mentre se toccherà Daniel Noboa, sarà il presidente più giovane nella storia del Paese.
Seguono gli altri candidati a partire da Christian Zurita, il giornalista che ha sostituito in corsa Fernando Villavicencio, ucciso in campagna elettorale, lo scorso 9 agosto.
La campagna presidenziale si è svolta in un contesto di spargimenti di sangue con tre politici assassinati, traffico di droga e violenza.
Ma gli ecuadoriani si sono recati alle urne anche per votare su un quesito referendario senza precedenti che potrebbe stabilire le sorti dell’Amazzonia e un nuovo corso per la nazione dipendente dal petrolio. Gli ecuadoriani hanno dato il loro sì per fermare definitivamente lo sfruttamento del petrolio del blocco ITT (all’interno del parco Yasunì).