Milano, 20 ago. (askanews) – “Il Pd cosa vuole ancora, la lapidazione o il gulag? In un mondo democratico si scrive ciò che si pensa”. Così in un’intervista Giovanni Donzelli sul Corriere della Sera in merito alle polemiche intorno ai contenuti all’interno del libro autoprodotto e scritto dal generale Roberto Vannacci, destituito negli scorsi giorni. “Non entro nel merito. Se qualcuno si sente offeso ci sono gli organismi preposti. Ma non spetta a me dare un timbro di bontà o no delle idee. Da sempre mi batto per difendere il diritto di esprimere anche, anzi direi soprattutto, idee diverse dalle mie. Non è che dobbiamo fare gli agenti del politicamente corretto”, dice il capo organizzazione di Fratelli d’Italia sul libro del generale. E aggiunge: “Non ho avuto tempo di leggerlo, ma se qualcuno si ritiene offeso ci sono gli organismi preposti. Difendere la famiglia non è omofobia, è la Costituzione”.