Jaranwala, 17 ago. (askanews) – Almeno cinque chiese sono state saccheggiate e date alle fiamme nella città di Jaranwala, nella provincia orientale del Punjab, in Pakistan, in risposta a presunti atti di blasfemia commessi da due cristiani nei confronti del Corano. Centinaia di persone armate di manganelli e bastoni che hanno attaccato chiese e case private, incendiandole.
Il responsabile dell’Informazione del Punjab, Amir Mir, ha fatto sapere che “decine di persone che hanno disturbato la pace” sono state arrestate. Mir ha quindi precisato che la sicurezza delle chiese è stata rafforzata, con un massiccio dispiegamento delle forze dell’ordine.
Intervento sollecitato dal moderatore della Chiesa del Pakistan, il vescovo protestante Azad Marshall, che su Twitter ha dichiarato che sono state “profanate le Bibbie e i cristiani sono stati torturati e vessati, essendo stati ingiustamente accusati di violare il Sacro Corano”.
Commentando il post del vescovo, il premier ad interim, Anwaarul Haq Kakar, si è detto “affranto dalle immagini che arrivano da Jaranwala”, annunciando “azioni severe contro coloro che violano la legge e prendono di mira le minoranze” e assicurando che “il governo del Pakistan è al fianco dei suoi cittadini su base paritaria”.