Milano, 17 ago. (askanews) – L’ultima ondata di maltempo fa salire il conto delle perdite provocate all’agricoltura dal clima anomalo del 2023 con danni che, tra coltivazioni e infrastrutture, supereranno i sei miliardi dello scorso anno. La stima è di Coldiretti dopo l’ultima ondata di maltempo che si è abbattuta sulla provincia di Torino.
La coltura più danneggiata, sottolinea la Coldiretti, è il mais che è ormai in fase di raccolta con interi campi abbattuti dal forte vento e schiacciati dalla grandinata. Una beffa per gli agricoltori che hanno visto distruggere la produzione proprio alla vigilia del raccolto necessario per l’alimentazione del bestiame. “Perdere il mais o il fieno significa – precisa la Coldiretti – perdere materie prime indispensabili per le filiere del latte e della carne così importanti per il soddisfare il fabbisogno alimentare della popolazione in un momento in cui si sta già scontando gli effetti della guerra e della speculazione. Per questo è fondamentale che le aziende agricole siano messe in condizione di potere assicurare i raccolti distrutti da eventi calamitosi come questi”.