Roma, 16 ago. (askanews) – Sono sette le persone fermate e denunciate per tentato danneggiamento dalla Polizia di Stato di Verona, poco prima della partita valida per i Campionati europei di pallavolo Italia-Romania che si è svolta regolarmente ieri sera nella suggestiva cornice dell’Arena di Verona. Anche grazie ad una segnalazione pervenuta sull’App Youpol, la cui efficacia era già stata dimostrata anche nei giorni scorsi, la Questura scaligera ha attivato servizi mirati di monitoraggio degli attivisti più conosciuti con la collaborazione degli uffici DIGOS di altre province e già interessate ad azioni di disturbo e danneggiamento che hanno, in alcuni casi, riguardato anche il patrimonio artistico del Paese. Dei sette fermati (quattro donne e tre uomini di età compresa tra i 24 ed i 41 anni), tutti noti per attività illecite commesse in passato nelle azioni di protesta, ci sono tre provenienti dalle province di Roma, Trieste e Milano. Secondo gli elementi emersi nel corso delle indagini il piano, un vero e proprio progetto studiato nei minimi dettagli, prevedeva di accedere nell’Arena con biglietti regolarmente acquistati diverse settimane prima attraverso una identità fittizia trovando posto nei settori più vicini al campo da gioco ma a distanza tra loro in modo da poter agire simultaneamente rendendo più difficile l’intervento di forze dell’ordine e steward. Gli agenti della Polizia, sempre in stretto raccordo con la locale Procura della Repubblica, hanno fermato in due distinte operazioni gli attivisti che si muovevano separatamente a piedi o a bordo di auto dove sono stati rinvenuti oltre a striscioni contro i combustibili fossili, materiali idonei all’imbrattamento ed al danneggiamento dei luoghi dove doveva svolgersi l’importante evento sportivo diffuso in diretta in eurovisione. Colla, polvere nera ed arancione, bottiglie con liquidi collosi, coriandoli, fascette da elettricisti (queste ultime probabilmente da utilizzare per “auto ammanettarsi” sul terreno di gioco) oltre a telefoni cellulari è il materiale sequestrato anche a seguito della immediata successiva perquisizione domiciliare. L’attività di Polizia Giudiziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Verona, durante tutta l’operazione, ha così permesso di evitare potenziali gravi danni ad un monumento come quello dell’Arena di Verona ma anche un gravissimo danno di immagine in una serata che, invece, è stata vissuta (con circa 150 Paesi collegati in diretta tv) all’insegna dei migliori valori sportivi in una cornice straordinariamente suggestiva ed unica al mondo per questo tipo di gare. Anche per questo motivo – sottolinea una nota – i controlli di prefiltraggio e filtraggio per accedere in Arena sono stati ieri particolarmente minuziosi ed hanno portato a qualche malumore da parte del pubblico a cui però è stata garantita la possibilità di godere dello spettacolo sportivo senza alcun incidente.