Genova, 14 ago. (askanews) – “Abbiamo imparato che alle parole devono seguire i fatti. Abbiamo imparato che lo Stato non ha fatto i suoi interessi in questa vicenda, sia scrivendo una concessione inaccettabile, sia acquisendo senza fiatare e quasi genuflesso i controlli eseguiti da chi dovrebbe essere il controllato e infine giungendo a patti con questo nemico. La chiusura amministrativa di questa vicenda resta e resterà per sempre una pugnalata durissima”. Lo ha detto questa mattina a Genova la presidente del comitato dei parenti delle 43 vittime del ponte Morandi Egle Possetti, intervenendo alla cerimonia di commemorazione per il quinto anniversario del crollo del viadotto.
“La verità che sta emergendo forte e inaccettabile per la sua crudezza – ha aggiunto Possetti – non influenza in modo significativo la pubblica opinione. Un sistema autostradale sicuro è ancora una chimera. Alcuni interventi sono stati eseguiti ma il sistema è ancora dannatamente fragile. La nostra tragedia purtroppo – ha concluso la presidente del comitato dei parenti delle vittime – non ha insegnato quasi nulla”.