Roma, 11 ago. (askanews) – “Il decreto ammazza-lupi, la richiesta di abbattere l’orsa F36, colpevole solo di aver difeso il proprio cucciolo con un “falso attacco”, e la proposta di una legislazione “di emergenza” contro i grandi carnivori confermano che il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, è definitivamente prigioniero della sua ossessione e delle sue ambizioni elettorali, che alimentano, appunto, l’ossessione per lupi ed orsi”. Lo afferma . Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente e dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali.
“Lo sterminio – sottolinea l’ex ministra – non è, e non può essere, la soluzione. La soluzione è la convivenza, per la quale occorre impostare una politica, ascoltare tutte le parti in causa, prevedere e realizzare investimenti, accettare qualche sacrificio. Esattamente il contrario di quel che fa Fugatti, decisissimo a trascinare il Trentino tutto nel gorgo della propria ossessione, pur di garantirsi un secondo mandato. C’è solo da sperare che qualcuno, all’interno della coalizione di centrodestra, lo faccia ragionare, o almeno ci provi. Altrimenti ne pagheranno il conto, dopo gli animali, gli elettori del Trentino e gli italiani: saremo tutti più poveri”.
“Quanto a F36 – conclude Brambilla – il presidente della Provincia non si faccia illusioni. Ci opporremo all’abbattimento di mamma orsa con tutti i i mezzi legali”.