Roma, 10 ago. (askanews) – “La nascita della Fondazione Rome Regeneration potrà dare un importante contributo allo studio della rigenerazione urbana nella nostra città. In questi mesi ho avuto più volte l’occasione di incontrare le tre Sgr che hanno dato vita a questa iniziativa e ci siamo confrontati molto su questa proposta e su come costruire una collaborazione con l’Amministrazione capitolina. Ho recepito la loro volontà di mettersi a disposizione per costruire un Think tank, uno spazio di studio, confronto e partecipazione”. È quanto dichiara in una nota l’Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia.
Si tratta, quindi, spiega Veloccia “di una iniziativa molto importante che conferma quanto la Capitale stia diventando sempre più attrattiva per gli investimenti, suscitando l’attenzione dei mercati e dei grandi partner. La presenza di tre grandi Sgr che vogliono mettersi insieme per confrontarsi, favorire lo studio e la nascita di un dibattito sui grandi investimenti nella città è utile per l’Amministrazione e anche, indirettamente, per chi vuole investire a Roma. Ho sempre detto che noi avremmo cercato di sviluppare un sano confronto con i soggetti privati e di creare le condizioni per una forte sinergia di tutto il sistema produttivo, imprenditoriale e immobiliare romano perché è soltanto facendo sistema che possiamo essere più competitivi, performanti e vincere le sfide del futuro”.
“Sono quindi soddisfatto di questa iniziativa e conosco Gianluca Lucignano come un manager importante e attento – sottolinea Veloccia – che saprà dare un valido contributo allo sviluppo della città. Anche Roma Capitale sta facendo la sua parte: stiamo creando insieme a Città Metropolitana e con il contributo degli ordini professionali un Urban Center metropolitano che lanceremo dopo l’estate. Siamo convinti, infatti, che la città e la sua area vasta debbano essere il centro di nuove politiche urbane. Roma sta ripartendo, quindi, grazie a una ritrovata attenzione nazionale e internazionale e al nuovo rapporto, sano e trasparente, tra impresa privata e amministrazione pubblica”.