Roma, 10 ago. (askanews) – Il presidente dell’Ecuador ha dichiarato lo stato di emergenza per 60 giorni in seguito all’uccisione del candidato alla presidenza Fernando Villavicencio. Lo ha annunciato lo stesso capo dello Stato, Guillermo Lasso, con una dichiarazione trasmessa dalla tv, in cui dichiara anche di avere firmato un secondo decreto per tre giorni di lutto nazionale per onorare la memoria di Villavicencio. “Vi garantisco che questo crimine non resterà impunito”, ha detto Lasso.
Fernando Villavicencio, 59 anni, membro dell’assemblea nazionale, è stato ucciso da colpi di arma da fuoco al termine di un comizio tenuto a Quito. Secondo la ricostruzione fornita ai media locali da un membro della campagna del candidato assassinato, Villavicencio stava salendo su un’auto quando un uomo è avanzato verso di lui e gli ha sparato alla testa.
Il sospetto è stato poi colpito durante una sparatoria con agenti della sicurezza e in seguito è morto per le ferite riportate, ha riferito il procuratore generale dell’Ecuador sui social media. Nel caos, altre nove persone sono rimaste ferite, tra cui un candidato all’assemblea e due agenti di polizia, riferisce Bbc. Sei persone sono state arrestate dalla polizia in relazione all’assassinio del candidato che denunciava connessioni tra il crimine organizzato ed esponenti governativi. Il primo turno delle elezioni presidenziali è previsto per il 20 agosto.