Moeller-Maersk, crolli fatturato e utili con frenata scambi globali – askanews.it

Moeller-Maersk, crolli fatturato e utili con frenata scambi globali

Gruppo rivede drasticamente in peggio attese su traffico container
Ago 4, 2023

Roma, 4 ago. (askanews) – Fatturato e utili a picco al gigante del trasporto marittimo Moeller-Maersk, che nelle previsioni diffuse contestualmente ai risultati di bilancio ha drasticamente rivisto in peggio le sue attese sugli scambi internazionali.

Ora pronostica “una prolungata fase” negativa, legata alla correzione delle scorte, che risultano in eccesso su scala globale. Su questo assunto si attende un calo dei volumi globali di trasporto container tra il meno 1 e il meno 4 per cento per l’intero anno, molto peggiore rispetto alle previsioni precedenti che stimavano invece una crescita tra lo 0,5 e il 2,5 per cento.

Moeller-Maersk ha chiuso il primo semestre dell’anno con un fatturato totale in caduta a 27,195 miliardi di dollari, dai 40,942 miliardi dello stesso periodo di un anno prima. Il secondo trimestre ha segnato un ulteriore peggioramento: in questo caso il fatturato sia è attestato a 12,99 miliardi, a fronte dei 21,65 miliardi di un anno prima. L’utile operativo è crollato a 3,9 miliardi sul semestre da 16,26 miliardi un anno prima e l’utile netto a 3,8 miliardi da 15,4 miliardi di un anno prima.

I risultati di bilancio di questo gruppo riflettono un ennesimo inatteso cambio di rotta sulle dinamiche del commercio internazionale. Dopo il collasso provocato tra 2020 e 2021 dalle restrizioni imposte dei governi a motivo del Covid, lo scorso anno c’è stata una forte risalita di rimbalzo, sostenuta anche dalle riaperture. Contestualmente si erano create penurie di diversi prodotti, esacerbate dai problemi nelle catene di approvvigionamento.

Adesso che queste problematiche sono rientrate quasi di colpo e molti gruppi chiave si ritrovano con un eccesso di offerta e di scorte che non sanno come smaltire, conseguentemente c’è una nuova pesante contrazione dei volumi di scambio internazionali. A incidere ulteriormente sugli scambi si aggiungono la guerra in Ucraina e le sanzioni contro la Russia.