Roma, 3 ago. (askanews) – Il Municipio VI di Roma Capitale ha dato il via alla realizzazione di un importante progetto di riqualificazione urbana del territorio, con al centro il progetto di Parco solare Le Torri che sarà realizzato a Tor Bella Monaca nel Municipio VI con la collaborazione dell”Università degli Studi di Tor Vergata, per promuovere l’efficientamento energetico degli edifici pubblici e creare nuove aree verdi. Il progetto è stato presentato questa mattina alla Camera dei Deputati, alla presenza del ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, del vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e del presidente del VI Municipio, Nicola Franco, che ha raccontato l’iter del progetto.
“È stato un mese duro per gli uffici del Municipio, che ho stressato per chiudere questa determina che farà storia perché potrà essere replicata dagli altri municipi e da altre strutture del Comune – ha spiegato Franco -. Grazie al sindaco Gualtieri, perché se oggi siamo qui è soprattutto grazie a lui: nel nostro primo incontro ho portato una lista di cose importanti per il territorio, al primo punto c’era il parco solare e non era mai successo che un Municipio riuscisse a bandire una gara su un terreno concesso da Roma Capitale. Un segnale importante per il Municipio e per il decentramento. Questo è il primo caso di decentramento vero e ringrazio il sindaco per averci dato fiducia, come ringrazio il ministro Fratin cui ho dato il tormento per gli atti necessari”.
“Il sindaco lo critico quando c’è bisogno, ma, pur essendo io di colore diverso, la giornata di oggi testimonia che è importante la collaborazione tra le nostre istituzioni”, ha detto ancora Franco.
“Grazie presidente Franco è una giornata storica perché presentiamo l’avvio della gara della prima e più grande comunità energetica a Roma e in Italia, con un inedito decentramento amministrativo: è il primo caso in cui la gara viene gestita dal Municipio, cosa mai avvenuta”, ha detto Gualtieri.
“È l’avvio della nostra strategia di comunità emergentica, centrale per l’abbattimento delle emissioni ma anche per la coesione sociale. Per questo è importante che parta in VI Municipio dove gli indicatori sociali sono i peggiori della città. È un project financing pubblico-privato, da 1,5 milioni di euro, che abbiamo valutato avvalendoci di Cdp. Noi vogliamo farne tantissime di comunità energetiche, a partire dai tetti pubblici” ha ricordato il sindaco.
Gualtieri ha poi spiegato che la nuova comunità energetica “con i 554kw prodotti, coprirà il 95,5% del fabbisogno, risparmiando l’equivalente di 135 tonnellate di petrolio e 170 tonnellate annue di CO2. Aspettiamo il decreto attuativo per gestire l’energia prodotta. I tempi sono rapidi: l’idea è di concludere i cantieri entro il secondo semestre 2024 e di diffondere come modello. Abbiamo previsto l’ammodernamento di 221 scuole, e abbiamo previsto di costruire intorno a ciascuna una comunità energetica”.
“Al di là del ruolo della mia delega che combina energia e ambiente questa comunità energetica può essere un esempio importante a livello nazionale, in un quartiere che ha anche tante difficoltà ed è impegnato a creare un senso di appartenenza diverso per i romani e i giovani, anche grazie alla presenza di Enea e dell’Universita”, ha spiegato Pichetto Fratin.
In quell’area, ha aggiunto il ministro “la sfida di Roma è anche la grande sfida nazionale: se riusciamo ad avere il via libera sui decreti attuativi, sotto il piano dell’energia e dell’ambiente ma anche di sviluppo, perché con Expo 2030 il Parco solare potrà diventare una leva di sviluppo e un passaggio importante per gli obiettivi Paese”.
“Noi sappiamo che il 40% delle nostre emissioni è prodotto dai fabbricati e il loro efficientamento non deve vederci sulla difensiva ma come dimostra questo progetto può essere una leva importante di riqualificazione”, ha concluso il ministro.
“La collaborazione istituzionale con il sindaco di Roma non può non essere sottolineata soprattutto sulla strada del decentramento quando siamo ancora in una fase intermedia rispetto alla forma che Roma Capitale dovrà assumere, e sulla quale abbiamo lavorato con il sindaco intensamente”, ha detto il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli.
L’ampio piano mette insieme, in un modello a rete, il dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e il suo Orto Botanico, ed il VI Municipio, per lo sviluppo e la ricerca di iniziative tese alla valorizzazione del territorio in chiave di sostenibilità ambientale.
Il progetto complessivo ha, infatti, come obiettivo la riqualificazione eco-sostenibile di una porzione del territorio municipale, attraverso azioni di abbattimento della C02, delle polveri sottili e degli inquinanti, e di decoro urbano. In particolare, sono previsti: interventi per l’efficientamento energetico di alcuni edifici pubblici; la produzione di energia da fonti rinnovabili; il miglioramento degli standard ambientali con particolare attenzione agli edifici scolastici; azioni di riqualificazione urbana con la piantumazione di alberi e vegetazione.
Gli spazi interessati comprendono i tre edifici che costituiscono la sede del Municipio VI delle Torri e gli altrettanti edifici dell’Istituto Comprensivo “Melissa Bassi” (scuola dell’Infanzia, scuola Primaria e scuola Secondaria di I grado).
Il progetto di riqualificazione ed efficientamento energetico degli edifici, riguarderà quindi la sostituzione dei corpi illuminanti tradizionali a fluorescenza o ad incandescenza con più efficienti sistemi a tecnologia a Led, al fine di ottenere l’abbattimento dei consumi di energia elettrica, la produzione contestuale da fonti rinnovabili, la riduzione dei costi di manutenzione e la salvaguardia dell’ambiente, attraverso la riduzione di emissioni di Co2 in atmosfera. Il piano prevede inoltre l’installazione di un impianto fotovoltaico che sfrutterà l’ampia disponibilità di coperture piane, insieme ad un sistema di monitoraggio che permetta di controllare il suo stato di efficienza, i consumi, l’energia prodotta, il carico e tutte le informazioni necessarie a rendere l’impianto efficiente e vantaggioso dal punto di vista economico.
Il piano di rigenerazione urbana e piantumazione di alberi, invece, si svilupperà su una superficie di 825 m2 tra viale Duilio Cambellotti e via di Tor Bella Monaca e su una superficie di 125 m2 tra via Bruno Cirino e il parco limitrofo agli edifici municipali, per creare un’ampia area verde in grado di fungere da serbatoio per la cattura di carbonio, contribuendo alla riduzione delle emissioni climalteranti e alla mitigazione dell’inquinamento atmosferico (in particolare le polveri sottili sospese) ed acustico.
Questi nuovi spazi verdi permetteranno di catturare quasi 4.000Kg di anidride carbonica durante vent’anni di vita, accumulando le polveri sottili PM10 nelle cellule e abbassando anche la temperatura dell’area circostante durante le estati più calde e afose.