Roma, 3 ago. (askanews) – “Il mandato che abbiamo ricevuto dalla Commissione europea e i guarda la messa in sicurezza dell’area di Malagrotta. C’è una questione generale: nella discarica ci sono almeno 50 milioni di tonnellate di rifiuti ma non è una raccolta differenziata. È tal quale tutto mischiato, mantre noi dobbiamo assicurare, come ci prescrive la Ue, di preservare i cittadini attorno, quindi la messa in sicurezza”. Lo ha detto il Commissario Unico alle Bonifiche, generale Giuseppe Vadalà, interpellato a margine della presentazione della messa in sicurezza della ex discarica di Malagrotta. “Se dovessimo pensare di scavare la discarica – ha spiegato Vadalà – dovremmo separare quanto depositato ma lo stato dei rifiuti non consentirebbe di garantire la massima sicurezza dei cittadini. Noi così in 2-3 anni potremmo chiudere, con lo scavo la vicenda andrebbe avanti”.
“Abbiamo bonificato 73 siti e la questione è la stessa – ha sottolineato il commissario -: le bonifiche prevedono costi molto elevati e difficoltà di conferimento dei residui in altre discariche. Con un’altra copertura abbiamo altri 50-60 anni. I rifiuti restano là, con il massimo di sicurezza ma non si sposta niente”.