Roma, 3 ago. (askanews) – Alla Bce “calibrare la politica monetaria è diventato sempre più complesso”, perché “siamo in una fase in cui l’inflazione sta calando, con lo svanire degli shock sull’offerta ma il passato inasprimento monetario deve ancora farsi pienamente sentire”. E secondo Fabio Panetta, componente del Comitato esecutivo “con i tassi ora in territorio restrittivo la politica monetaria deve essere calibrata in un modo che ci consenta di raggiungere il nostro target di inflazione in maniera tempestiva, evitando costi non necessari all’economia”, ha affermato in un webminar sul processo disinflazionistico dell’Università Bocconi.
“Quindi dobbiamo trovare la disinflazione giusta”. A questo scopo, secondo Panetta “la persistenza (è implicito, degli alti tasdsi ufficiali-ndr) sta diventando tanto importante quanto il livello dei nostri tassi”. E questo risulta “particolarmente vero dato dato che i rischi sulle prospettive di inflazione sono diventati più bilanciati, mentre i rischi sulle prospettive economiche si sono spostati a ribasso”, ha detto, secondo il testo diffuso dalla Bce.
Secondo il banchiere centrale, su cui di recente il governo ha avviato la procedura di nomina a governatore della Banca d’Italia, una linea che incorpori la persistenza offre maggiori margini di flessibilità per aggiustare l’intonazione monetaria, in base all’evolversi dei dati. Mentre al tempo stesso non lascia spazi di esitazione nella lotta all’inflazione. “E lasciatemi concludere dicendo che non ci sono dubbi sul fatto che siamo pienamente impegnati a portare l’inflazione al nostro target in maniera tempestiva”.