Aprire un agriturismo: possono farlo tutti? – askanews.it

Aprire un agriturismo: possono farlo tutti?

Realtà specializzate possono supportarvi nel processo
Ago 2, 2023
Roma, 2 ago. – Negli ultimi anni, stiamo assistendo a un vero e proprio ritorno alle professioni legate alla natura e alla filiera del food a km 0. La voglia di lasciarsi alle spalle i ritmi stressanti della città e la maggior consapevolezza di quanto l’alimentazione sana possa influire sul nostro benessere hanno aumentato l’interesse verso l’apertura di attività come gli agriturismi.

Tutti possono approcciarsi a questo business? Questa tipologia di attività può essere avviata unicamente da imprenditori agricoli. Dal punto di vista della forma fiscale, si può ricorrere alla società di capitali, ma anche alla società di persone. In alternativa, si può prendere in considerazione la cooperativa.

Nel momento in cui si decide di aprire un agriturismo – una scelta utile, nei casi in cui si hanno i requisiti per avviare il business, è acquistarne uno già avviato facendo riferimento a realtà specializzate come https://www.interaliaimmobiliare.com – è bene innanzitutto capire di cosa si tratta.

Dicesi agriturismo un’attività finalizzata all’ospitalità di turisti. A condurre il tutto è un imprenditore agricolo proprietario di un’azienda. Quest’ultima, con tutte le attività connesse, deve essere profondamente legata, per poter utilizzare in maniera propria il termine “agriturismo”, all’attività sopra citata di ospitalità e ricezione.

Essenziale è rammentare che, per poter parlare correttamente di attività agrituristica, la ricezione e l’ospitalità devono risultare business subordinati a quello dell’azienda agricola, che rimane la principale fonte di reddito per l’imprenditore.

Sono numerose le regole da seguire se si ha intenzione di aprire un agriturismo e di portare avanti il business legalmente. Tra queste rientra l’obbligo, entro il 31 ottobre di ogni anno, di presentare tutti i dettagli relativi alle tariffe massime sia per l’alta, sia per la bassa stagione.

Essenziale, inoltre, è rispettare le norme igienico – sanitarie, che cambiano da Regione a Regione.

Un’altra regola da non dimenticare riguarda i soggetti che possono lavorare presso l’agriturismo. Oltre all’imprenditore, è necessario ricordare i suoi familiari, così come i dipendenti a tempo determinato e indeterminato, per non parlare di quelli part time.

Si può ricorrere a personale esterno, ma solo in alcuni frangenti. Tra questi è possibile includere lo svolgimento di mansioni come la gestione della reception, il servizio in sala, la pulizia delle camere.

Possiamo ora entrare nel vivo degli step concreti che è necessario compiere per aprire un agriturismo. Attenzione: non sono gli stessi ovunque. Le amministrazioni regionali, infatti, forniscono dei riferimenti relativi innanzitutto alle peculiarità dei soggetti che possono aprire un’attività agrituristica.

Per poter essere annoverati negli elenchi dei soggetti aventi la possibilità di avviare un agriturismo, è necessario soddisfare specifici requisiti. Nei frangenti in cui li si possiede, è possibile ottenere l’iscrizione presso la Commissione Agrituristica Provinciale.

Una volta che la si ha in mano, se la struttura non è ancora esistente si può iniziare ad allestirla.

Terminati i lavori, arriva il momento di chiedere l’autorizzazione al Comune dove la struttura si trova, così da avere tutte le carte definitive in regola per iniziare l’attività.

Per completare l’iter, è altresì necessario il parere degli ispettori dell’ASL locale. La loro uscita può essere richiesta sia dagli addetti agli uffici comunali, sia dallo stesso imprenditore agricolo.

Doveroso è ricordare che, nei frangenti in cui, inviata l’istanza al Comune, non si dovesse ricevere una risposta entro i limiti previsti dalla normativa locale, si può parlare di silenzio assenso.

Essenziale è ovviamente aprire la Partita IVA, finalizzare l’iscrizione alla Camera di Commercio e quella al Registro Regionale degli Operatori Turistici. Nodale è perfezionare l’iscrizione a INPS e INAIL e ottenere tutti i documenti di idoneità sanitaria dei locali dell’azienda agricola e di quelli adibiti alla ricezione di ospiti.

Nei casi in cui la struttura ha subito modifiche strutturali, è obbligatorio anche il parere dei Vigili del Fuoco.