Roma, 1 ago. (askanews) – E’ partita dal Nord Europa la nuova e sempre più diffusa tendenza a utilizzare punti di ritiro fuori casa per ricevere gli acquisti fatti online. Qui, infatti, questa modalità per ricevere i prodotti acquistati sul web è diventato una consuetudine e raggiunge ormai anche tassi del 70%. Un servizio che offre diversi vantaggi, sia di tipo pratico per l’utente che ne usufruisce, sia di tipo logistico e ambientale.
La gestione delle merci presso i punti di ritiro permette, infatti, di ottimizzare le consegne fino a dieci volte rispetto al recapito a domicilio, incidendo positivamente sulla riduzione del traffico e delle conseguenti emissioni di CO2, dell’inquinamento acustico e anche degli incidenti stradali. Una realtà molto interessante che mira a diffondere questa abitudine anche in Italia è InPost, azienda fondata in Polonia nel 1999 e oggi tra i leader della logistica nelle consegne out of home, presente in nove Paesi europei con circa 745 milioni di pacchi consegnati in Europa nel 2022 (in crescita del 44% rispetto al 2021). La crescita anche nel nostro Paese è sostenuta: da circa 100 a quasi 5mila punti di distribuzione su tutto il territorio nazionale in meno di due anni, con copertura di tutte le regioni raggiunta in questi ultimi mesi. Parallelamente allo sviluppo nel mercato interno, è cresciuto in Italia anche il numero delle persone impiegate in questi primi tre anni: dalle 40 persone di fine 2021 alle attuali 80 ed è prevista un’ulteriore crescita entro nel 2023. L’Italia – sottolineano in azienda – è un mercato strategico per la crescita di InPost, che ha chiuso il 2022 con 54mila punti di ritiro totali in Europa (tra locker, gli armadietti automatizzati, e InPost point, punti di ritiro presso gli esercizi commerciali), di cui circa il 9% in Italia. Nel nostro Paese sono già attive partnership importanti come quella siglata lo scorso dicembre con Atac, l’azienda di trasporto pubblico della Capitale, che sta portando i locker InPost in 21 stazioni della metropolitana di Roma, e ancora altre importanti catene. «Crediamo fortemente in questo modello», spiega Leonardo Berlingieri, commercial director di InPost Italia, «e il nostro impegno per l’abbattimento delle emissioni è forte». Si tratta di una concreta strategia Net-Zeroentro il 2040, ratificata da Science Based Targets, iniziativa nata dalla collaborazione tra il Cdp, il Global Compact delle Nazioni Unite, il World Resources Institute e il World Wide Fund for Nature per fissare un obiettivo climatico basato sulla scienza. InPost Italia ha appena ottenuto la Certificazione Iso 9001:2015 con Tuv, ente di fama mondiale riconosciuto quale simbolo accreditato di qualità, sicurezza e sostenibilità.