Roma, 1 ago. (askanews) – “A settembre le scuole aprono, aprono come tutti gli anni: apriranno 219 nidi, 319 scuole di infanzia. Stiamo cercando anche di aumentare le sedi aperte, ma organici e assetti hanno bisogno di un monitoraggio costante alla luce dei cambiamenti in essere. Il che non ci esime, sia rispetto ai tetto di spesa per le supplenze a tempo determinato, sia rispetto alle prossime annualità, dal costruire un sistema efficace e sostenibile sia dal punto di vista organizzativo, sia economico”. Lo ha affermato l’assessora capitolina alla Scuola Claudia Pratelli intervenuta, insieme all’assessore al personale Andrea Catarci la commissione capitolina congiunta Scuola e Roma Capitale, presiedute rispettivamente dai consiglieri del Carla Fermariello e Riccardo Corbucci dedicate alle preoccupazioni legate all’impatto delle nuove assunzioni e delle progressioni di carriera dei dipendenti di Roma Capitale sulle aperture di nidi e scuole dell’infanzia capitoline al settembre prossimo. “Rispetto alle notizie che circolano anche sui mezzi di informazione – ha spiegato Pratelli -, il tema delle sezioni che aprono o meno ha a che fare con un processo che, per quanto riguarda le scuole dell’infanzia, è quello di un calo demografico strutturale incorso da anni, e se diminuiscono i bambini diminuiscono le sezioni”, ha chiarito Pratelli. Dal canto suo Catarci ha assicurato che “le scuole riaprono anche perché c’è un modello organizzativo vecchio che sarà in vigore fino al 32 dicembre e le disponibilità per pagare le supplenze temporanee, nell’ambito dei tetti di spesa, sono interamente finanziate. Mi fa sperare che arriveremo a dicembre con alti e bassi come sempre. A regime avremo più personale – ha aggiunto Catarci – con un nuovo modello organizzativo, su cui sta lavorando Pratelli perché è il documento più importante del dipartimento, e che auspico sarà più efficace e più efficiente. Nelle discussioni con i sindacati si stanno affrontando alcuni nodi: entro giovedì ci rivediamo e cerchiamo di continuare a scioglierli”. Sul tema, mentre era in corso la commissione, è intervenuto dai suoi social anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri che ha ricordato che “in questi giorni portiamo a termine la stabilizzazione dei 600 lavoratrici e lavoratori del personale educativo e scolastico di Roma Capitale. Oggi sono in corso le convocazioni e le firme per l’assunzione a tempo indeterminato di altri 200 nuovi educatori ed educatrici dei nidi e 200 nuovi insegnanti delle scuole dell’infanzia comunali, che si aggiungono ai 200 (100 e 100) già assunti al termine del 2022. Andiamo avanti nel percorso di valorizzazione della scuola e della dignità del lavoro che abbiamo avviato”, ha ricordato, dando un “caloroso benvenuto” ai neoassunti. Preoccupati, anche agli esiti della commissione, i consiglieri di opposizione: Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Campidoglio, conferma che “a settembre si rischia il caos, e ancora non è chiaro se saranno garantiti i servizi e il personale, e se in bilancio il denaro è sufficiente. Siamo contrari a questo falso sistema di promozione del personale: rivolto a pochi e con passaggi basati su oscuri e blandi ‘colloqui motivazionali´, che nella scuola andrebbero a promuovere trecento dipendenti che lascerebbero vuoti i loro ruoli attuali per oltretutto affiancarsi nel compito di coordinatore a chi per raggiungere quel livello ha dovuto fare un concorso”. Critico anche l’ex assessore al Personale della Giunta Raggi Antonio De Santis: “nella Commissione congiunta Scuola e Statuto non è emerso nulla di utile a comprendere quale sia la prospettiva di riorganizzazione dei servizi educativi e scolastici, non solo in vista della riapertura di settembre, ma in chiave più generale su ciò che dovrà accadere nel medio-lungo periodo”. Secondo De Santis “sembra che i due assessorati di Catarci e Pratelli dialoghino poco tra loro, perché un’adeguata riorganizzazione prevederebbe una stretta interconnessione tra le strategie del personale e la programmazione dei servizi scolastici. Sostanzialmente – sostiene -, trascorreremo il mese di agosto in questa incognita. Speriamo di non doverci risvegliare a settembre in un caos che potrebbe ancora essere evitato, se solo venisse dato maggiore ascolto ai lavoratori”. Fratelli d’Italia chiede “certezze in merito alla erogazione dei servizi a settembre e garanzie di avere personale di sostituzione in caso di assenze delle educatrici e insegnanti titolari e certezze relative agli stanziamenti necessari per permettere un sistema fluido di sostituzione cosa che in questo anno non lo è stata. In molte occasioni – sostengono i consiglieri Rachele Mussolini e Federico Rocca – infatti, il personale giornaliero non è stato reperibile. Chiediamo alla assessore Pratelli in che modo si intenda reperire personale e con che tempistiche dato che il Piano di riorganizzazione del settore educativo e scolastico promosso da Catarci, senza una regia dell assessore alla scuola, prevede verticalizzazioni per 400 insegnanti”, che salendo di grado lascerebbero scoperto il proprio posto nelle sezioni.