Divieto vendita online di liquidi per sigaretta elettronica – askanews.it

Divieto vendita online di liquidi per sigaretta elettronica

Comunicato congiunto degli operatori del settore
Ago 1, 2023
Roma, 1 ago. – Aumento del mercato illecito a causa della scomparsa dell’offerta autorizzata, aumento dei rischi per i consumatori a causa dell’incremento dei prodotti non certificati; a rischio la tutela per i minori a causa di un mercato illecito incontrollabile; azzeramento di tutte le entrate erariali provenienti dal web: è la denuncia che arriva dagli operatori nel settore dell’e-commerce per liquidi e prodotti da svapo contenenti nicotina, alla vigilia della votazione in Senato di un emendamento della maggioranza presentato nella delega fiscale che intende vietare definitivamente la vendita online dei liquidi per sigaretta elettronica, un mercato che ad oggi conta oltre 1 milione di acquirenti e centinaia di posti di lavoro che ora rischiano di scomparire.

I parlamentari che sostengono la normativa in discussione ritengono che vietando tutto si avrebbe una maggiore tutela delle entrate erariali e contrasto del mercato illecito.

In realtà, esiste già una normativa specifica che obbliga le aziende italiane operanti online ad avere degli specifici requisiti fra cui: rigorosa verifica del documento di identità dell’acquirente che deve aver compiuto la maggiore età; apposito Deposito Fiscale autorizzato e monitorato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), con conseguenti controlli periodici dell’ente vigilante; vendita esclusiva di prodotti iscritti nel Deposito Fiscale e comunicati ad ADM; pagamento delle imposte.

Vietare i siti web autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli significa tornare indietro rispetto al sistema moderno e trasparente che è stato messo a punto in questi ultimi anni.

Con il divieto assoluto di vendita online, gli utenti si rivolgeranno a portali transfrontalieri già esistenti e che operano in maniera non conforme alle leggi dello Stato italiano.

Verrebbe meno il controllo sui prodotti che vengono venduti da siti esteri, facendo aumentare notevolmente il consumo di liquidi e sigarette usa e getta privi di tassello fiscale, con valori di nicotina elevatissimi e pericolosi (nel nostro Paese i limiti sono fissati in maniera ferrea ad una percentuale massima di 20mg/ml).

La maggiore età tramite documento non viene verificata sui siti non autorizzati, permettendo inevitabilmente l’accesso ai prodotti da inalazione a qualsiasi utente, senza alcun tipo di tutela e controllo; sarebbe inevitabile il mancato gettito fiscale che implicherebbe: perdita di accise, IVA, imposta di consumo e tasse sul reddito pagate oggi dalle aziende che operano online fornendo un servizio sicuro attraverso transazioni tracciabili, venendo incontro alle esigenze di più di un milione di consumatori italiani.

Tale procedura è obbligatoria per tutti gli e-commerce italiani tanto che, senza fornire un documento valido attestante la maggiore età dell’utente, l’acquisto on line viene inibito.

Non solo, la vendita online è un canale pratico e moderno a tutti i livelli, soprattutto per i consumatori che faticano ad approvvigionarsi presso i negozi fisici, come ad esempio le persone con disabilità o che risiedono in zone non servite.

Infine, se dovessero venire vietati i siti online, sarebbero a rischio centinaia di posti di lavoro con ripercussioni anche su tutta la filiera, dai trasporti ai servizi finanziari.

In conclusione, l’approvazione di questo emendamento porterebbe a: Aumentare il mercato illecito a causa della scomparsa dell’offerta autorizzata; Aumentare i rischi per i consumatori a causa dell’incremento dei prodotti non certificati; Minare la tutela per i minori a causa di un mercato illecito incontrollabile; Azzerare tutte le entrate erariali provenienti dal web, che diverrebbero esclusive per il mercato nero o non autorizzato.