Milano, 30 lug. (askanews) – Lamborghini archivia un altro semestre record con consegne pari a 5.341 unità (+4,9%), ricavi per 1,421 miliardi di euro (+6,7%) e un risultato operativo di 456 milioni (+7,2%) e guarda con ottimismo alla seconda parte dell’anno. “Il traguardo delle 10mila vetture è fattibile, ma vogliamo una crescita controllata in considerazione dell’uscita di produzione di Urus e Huracán a fine 2024 e degli ingenti investimenti che ci attendono. Fatturato e volumi sono importanti ma lo sono meno rispetto al risultato operativo e al ritorno sulle vendite (Ros)”, afferma il presidente e Ceo di Lamborghini, Stephan Winkelmann, in un incontro stampa. Nel primo semestre Lamborghini ha registrato un ritorno sulle vendite del 32,1%.
Secondo Winkelmann “è importante far vedere che la situazione è sotto controllo e che il portafoglio ordini è stabile. Non vogliamo una crescita come le montagne russe”.
Guardando avanti le prospettive sono positive. “Il mercato è ripartito oltre le attese dopo il Covid. Oggi però è molto difficile fare previsioni con la guerra in Ucraina, l’inflazione e il rincaro delle materie prime materie. Ma abbiamo le spalle coperte. Gli ordini della ibrida Revuelto coprono due anni di produzione, mentre la produzione di Urus e Huracan, che terminerà a fine 2024, è già tutta venduta”.
Riguardo l’identikit del cliente Lamborghini, “l’età media si sta abbassando ed è poco sopra i 40 anni, con una forte crescita dei giovani ricchi in Asia e delle persone con grandi disponibilità economica (Hnwi, High Net Worth Individuals) a livello globale”.
Per l’elettrificazione e la digitalizzazione, Lamborghini investirà 2 miliardi di euro, il più imponente piano di investimenti della sua storia. Nel 2024 la gamma sarà tutta elettrificata, con un nuovo modello in sostituzione della Huracán. La prima elettrica, una GT 2+2, invece è attesa nel 2028 e in vista della produzione sono in programma assunzioni a Sant’Agata. “Abbiamo l’opportunità di sfruttare le piattaforme e il software del gruppo (Audi-Volkswagen) e questo è un vantaggio. Con la nostra elettrica vogliamo riuscire a trasmettere le stesse emozioni che si hanno con il motore termico. Non ci interessa solo l’accelerazione, ma il piacere di guida”.
Infine sugli e-fuels o carburanti sintetici per mantenere in vita i motori termici, secondo Winkelmann “sono un’opportunità per le nostre supersportive e anche per il motorsport. Ma prima bisogna avere chiarezza sulle norme a livello globale e sulle restrizioni alla circolazione che sono sempre più stringenti. Sviluppare i motori termici costa. Comunque abbiamo tempo per decidere cosa fare”.