Salute, contrare batterio dopo intervento e muore: pm Palermo indaga – askanews.it

Salute, contrare batterio dopo intervento e muore: pm Palermo indaga

Il caso di Cinzia Guerrera. Disposta l’autospia
Lug 28, 2023

Roma, 28 lug. (askanews) – La Procura di Palermo ha aperto un procedimento penale in merito alla morte di Cinzia Guerrera, una donna deceduta dopo un intervento al policlinico. Gli inquirenti hanno disposte l’autopsia ed una serie di accertamenti sull’impianto di filtrazione dell’aria dell’ospedale. L’indagine è stata avviata sulla base di un esposto presentato dai legali dello Studio3A-Valore. Il reato ipotizzato è quello di omicidio colposo, al momento contro ignoti.

Cinzia nel mese di giugno aveva accusato improvvisi problemi alla vista ed era stata quindi ricoverata. Dopo gli esami strumentali si era evidenziata la presenza di un tumore benigno, un meningioma, al capo, nell’area dei lobi frontali. Il 17 luglio era stata pertanto sottoposta ad un intervento chirurgico di rimozione della massa tumorale, operazione che, a detta dei sanitari, era riuscita, tanto che la signora Guerrera, dopo essere rimasta due giorni in osservazione nel reparto post-operatorio di terapia intensiva di neurochirurgia, il 19 luglio era già stata trasferita nel reparto ordinario di degenza e si stava anche riprendendo bene.

Qualche giorno dopo, però, la paziente ha iniziato a manifestare comportamenti anomali e del tutto inconsueti per lei, tanto da dover anche essere sedata, e domenica 23 luglio il suo quadro clinico è improvvisamente precipitato, la febbre le è salita ed in breve Cinzia è andata. Martedì 26 luglio è arrivato il decesso. I familiari, distrutti dal dolore, hanno subito chiesto spiegazioni e un medico avrebbe rivelato al marito che a essere fatale alla moglie sarebbe stato un batterio devastante, che non può che aver contratto in ospedale, era ricoverata da diversi giorni, e che le avrebbe causato danni cerebrali irreparabili.

Ancora più sconvolto da questa rivelazione, il coniuge ha deciso di fare piena luce sui fatti, attraverso il consulente Alessio Tarantino si è rivolto a Studio3A-Valore, società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, e all’avvocato penalista Danilo Spallino del Foro di Palermo, e mercoledì 26 luglio ha presentato un esposto, riferendo i tragici fatti e facendo presente tutte le sue perplessità. Il magistrato che ha aperto il fascicolo ha acquisito e sequestrato le cartelle cliniche e ha ordinato l’esame autoptico.

Studio3A ha messo a disposizione un consulente tecnico medico legale di parte per i propri assistiti per le operazioni peritali. Bisognerà attendere l’esito degli esami istologici, ematochimici e tossicologici sui campioni prelevati, per capire qualcosa in più dei motivi della morte. Il pubblico ministero – si aggiunge – ha anche disposto una delega di indagine di polizia giudiziaria per l’acquisizione documentale presso la Direzione sanitaria finalizzata ad accertare il corretto funzionamento dell’impianto di filtrazione e aerazione, con particolare riferimento alla sala operatoria e al giorno dell’intervento in questione.