Roma, 27 lug. (askanews) – E’stato firmato oggi l’accordo per il passaggio delle attività di Speedline (controllata dalla multinazionale Ronal) al fondo tedesco di investimenti industriali Callista. Con questa intesa, riferisce il ministero di Imprese e Made in Italy con un comunicato, sottoscritta da tutte le organizzazioni sindacali, si conclude positivamente una delle più complesse crisi aziendali, iniziate oltre un anno fa con l’annuncio della cessazione della produzione di componenti per l’industria automotive nello stabilimento veneto di Santa Maria di Sale.
L’intesa prevede il passaggio immediato di tutti i 356 lavoratori. Il piano industriale che sorregge questo accordo è stato lungamente discusso nel corso di numerosi incontri al Mimit, dove il sottosegretario Fausta Bergamotto insieme alla Regione Veneto ha fin da subito garantito l’impegno delle istituzioni.
Il Mimit ha invitato la cedente Ronal a favorire in ogni modo, anche nei prossimi mesi, lo sviluppo positivo del nuovo piano industriale di Callista e in tal proposito è stato concordato di convocare in futuro la multinazionale per verificare l’andamento di questa importante operazione industriale.
“L’impegno del ministero continuerà con la stessa intensità e determinazione per far sì che da questa crisi aziendale possano derivare nuove opportunità industriali e occupazionali in un settore molto importante per ‘automotive italiana – ha commentato Bergamotto a conclusione dei lavori -. La nuova Speedline è fornitrice dei maggiori marchi del Made in Italy in questo settore, da Ferrari a Lamborghini, a Maserati e ad altri importanti brand ai quali fornisce prodotti di altissima qualità. Noi vogliamo che questa produzione continui ad essere un fiore all’occhiello della nostra industria”.
“Un’ottima notizia – secondo il ministro Urso – per un’azienda, che è da sempre uno straordinario esempio di ciò che il sistema industriale italiano è in grado di fare. Questo accordo è la dimostrazione che l’Italia è tornata ad essere al centro dell’interesse degli investitori”.