Bologna, 27 lug. (askanews) – “Addio Musa inquieta e dirompente, incontrata e fotografata all’inizio di quello che sarebbe presto diventato per lei un insopportabile calvario. Che peccato”. Queste le toccanti parole del fotografo Guido Harari, ricordando Sinead O’ Connor, tra le voci più affascinanti degli anni Ottanta e Novanta, scomparsa all’età di 56 anni.
La cantautrice irlandese è tra i volti che compongono il ricco mosaico della mostra di Guido Harari “Incontri. 50 anni di fotografie e racconti”, fino all’1 ottobre a Palazzo dei Diamanti di Ferrara. La foto che la rappresenta fu scattata a Milano, nel 1988. “Quando arrivò nel mio studio all’epoca del suo album d’esordio The Lion and The Cobra – ha ricordato Harari – risultò subito fiera e intransigente, apparendo però meno sicura di sé di quanto avrebbe voluto far credere. L’aspettava una vita drammatica e travagliata”. La fotografia di Sinead O’ Connor, vicina ad altre grandi cantanti come Skin ed Annie Lennox, è tra quelle presenti nella sezione della rassegna intitolata “Remain in light”, che raccoglie i grandi della musica.
La mostra “Incontri. 50 anni di fotografie e racconti” è organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara in collaborazione con Rjma Progetti culturali e Wall Of Sound Gallery, con il contributo del Comune di Ancona.