Firenze, 24 lug. (askanews) – Dal primo agosto in Toscana aumentano i biglietti urbani di pullman, bus e tramvia da 1,50 a 1,70 euro ed infiamma la polemica. Il confronto è serrato anche tra gli amministratori locali del stesso partito, il Pd, in particolare tra il presidente della Toscana, Eugenio Giani, da una parte, e l’assessore all’ambiente del Comune di Firenze, Andrea Giorgio, che ha parlato di “rincari inaccettabili”.
Giani ha replicato, ai giornalisti che gli chiedevano un commento a riguardo, che è improprio parlare di “rincari”, visto che “il passaggio a 1,70 euro era previsto dal contratto con Autolinee Toscana”. In più, Giani ha tirato in ballo i Comuni, sottolineando come la Regione metta sul Tel 660 milioni l’anno. Il tavolo con AT, quindi, per Giani diventa “l’occasione in cui decideremo anche quanto i Comuni contribuiranno. Se vogliamo un servizio migliore, i Comuni devono mettere risorse per migliorare una determinata linea. Se si contribuisce poi si possono anche fare i rilievi”. Dopo le dichiarazioni di Giani è uscito una nota del Comune di Firenze, dietro la quale non sarà peregrino scorgere la linea del sindaco Dario Nardella, pur se non citato direttamente. “Il Comune di Firenze -si legge- non ha chiesto più soldi ma il servizio dovuto per contratto. Ad ora questo servizio è molto inferiore in città e negli ultimi mesi è stato rimodulato con una riduzione, malgrado la nostra contrarietà. I Comuni già contribuiscono, come la Città metropolitana. Firenze per esempio investe risorse per circa 13 milioni di euro. Peraltro abbiamo proposto ad Autolinee un incremento del servizio nelle zone dei cantieri, mettendo a disposizione 500 mila euro, ma ci è stato risposto che non erano in grado di effettuarlo. Relativamente al centro storico è stato presentato un progetto ad At, da quasi due anni, con disponibilità di risorse pari a due milioni per incrementare il trasporto con i ‘bussini'”.
Il Comune di Firenze chiede quindi “alla Regione che Autolinee Toscana garantisca quanto dovuto, quindi un servizio regolare ed affidabile che non può prescindere dai tempi di percorrenza oggi inadeguati che creano problemi al servizio, ai cittadini e agli autisti. All’incontro chiederemo quanto è dovuto a tutela delle cittadine e dei cittadini che usano o vorrebbero usare il mezzo pubblico, perché per ora aumentano i costi ma non i servizi”.