Firenze, 24 lug. (askanews) – Il protocollo d’intesa è stato firmato oggi in Regione ed impegna la multinazionale Alival-Lactalis, anche economicamente, a favorire l’individuazione e il subentro di un nuovo investitore per il recupero del sito produttivo di Ponte Buggianese, in provincia di Pistoia: un accordo “straordinario”, come già era stato anticipato lo scorso maggio in occasione della presentazione dell’intesa sul territorio, che fa seguito ad una ferita che la chiusura dello stabilimento ha sicuramente provocato. Alival così, pur in assenza di un obbligo di legge, s’impegna con le istituzioni per la gestione della dismissione dello stabilimento e il suo rilancio, nella speranza condivisa che la reindustrializzazione generi nuovi posti di lavoro.
“E’ la prima volta che accade. L’azienda non è neppure proprietaria dello stabilimento, oltre a non essere obbligata dalla legge, e per questo lo riteniamo un esempio da lanciare a livello nazionale – commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani -. La definirei una vera e propria contrattazione concertata sulla prospettiva di passaggio di proprietà e il rilancio del sito”. “Siamo di fronte ad un unicuum a livello nazionale che afferma in modo netto ed importante, con una declinazione concreta, la responsabilità sociale dell’impresa: un principio cui purtroppo in tanti vengono meno” aggiunge Valerio Fabiani, consigliere speciale del presidente per le crisi aziendali.
L’annuncio delle dismissione dello stabilimento di Ponte a Buggianese, dove lavoravano settantatrè persone, risale a poco meno di un anno fa, a fine agosto 2022, preceduta dalla presentazione di un piano industriale di Alival favorevole ad un rafforzamento della presenza in Toscana, a Pienza (provincia di Siena) e Porcari (Lucca).