Catania, 24 lug. (askanews) – “Troppo semplice, come fa il ministro Musumeci, scaricare solo su Enel le responsabilità per i continui black-out che da giorni affliggono la città di Catania e diversi comuni dell’hinterland. La mancanza di energia ha infatti fatto mancare l’acqua corrente, visto che non è possibile alimentare gli impianti di pompaggio. Notevoli disagi si sono registrati anche nelle strutture ospedaliere che, solo in parte, sono stati risolti grazie all’impiego dei gruppi elettrogeni. Ma non possiamo non sottolineare che tutto questo è dovuto alla assoluta mancanza di politiche industriali ed energetiche da parte del governo della Regione, oggi guidata da Renato Schifani ma fino ad appena un anno fa proprio da Nello Musumeci”. Lo dichiara il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, sull’emergenza black-out di questi giorni a Catania e provincia.
“Che fine hanno fatto – prosegue – le autorizzazioni per il foto voltaico e per la realizzazione di impianti alternativi che, certamente, avrebbero potuto contribuire a fornire un incremento alla produzione di energia elettrica da immettere nella rete in una situazione del genere? Tutto bloccato e ci tocca assistere invece alla solita pantomima fatta di riunioni, incontri, vertici e annunci che si rivelano sterili. Per altro, non vorremmo che la situazione d’emergenza garantisca – aggiunge -ai ben noti 11 gestori privati del servizio idrico nel Catanese la possibilità di incrementare ulteriormente i loro profitti in barba a qualsiasi norma di legge. Da ultimo ci aspettiamo che – conclude – i governi nazionali e regionali coordinino da subito le opportune iniziative per indennizzare le attività commerciali e imprenditoriali per i anni subiti per la mancanza di energia elettrica”.