Roma, 21 lug. (askanews) – E’ giunto alla seconda edizione e ha ospitato 25 diplomatici Under 40, provenienti da 20 nazioni dell’Africa e selezionati su oltre 200 candidature. Alla Luiss School of Government, l’Executive Master in Global Public Diplomacy and Sustainable Development si è articolato su tre settimane e ha preparato i partecipanti alle grandi sfide di politica estera e interna.
Il prorettore per l’Internazionalizzazione Raffaele Marchetti spiega perchè l’università ha deciso di offrire questa opportunità ai diplomatici africani: “La Luiss fa dell’internazionalizzazione un tratto importantissimo del proprio sviluppo. Ingaggiare i governi africani, i funzionari pubblici africani, gli studenti africani, per noi è importante perché questo crea un rapporto di formazione e di collaborazione che sarà importantissimo per l’ateneo e per il paese nei prossimi decenni”.
Entusiasti di questa opportunità anche gli studenti del programma internazionale. “L’esperienza è stata davvero fantastica perché abbiamo potuto conoscere la prospettiva europea dell’Africa in tutti gli aspetti della cooperazione, ad esempio la cooperazione economica e la diplomazia dello sport”, spiega Penda Njie K. (Gambia).
La sinergia Europa-Africa è stato uno degli aspetti più apprezzati dai giovani diplomatici. “La mia impressione sul programma è che ha creato una piattaforma per favorire il dialogo tra l’Unione Europea e il continente africano. La mia motivazione a studiare per questo programma in questa università è anche che per capire l’Europa ho ritenuto più appropriato farlo in Italia, uno stato membro fondatore dell’Unione europea”, sottolinea Sebastian Tjitombo (Namibia).
Impreziosito da visite istituzionali, culturali e incontri con esperti di relazioni internazionali, il progetto – ricorda ancora il professor Marchetti – è stato valorizzato da prestigiosi contributi: “Questo è un master particolarmente significativo perché nasce dalla collaborazione trilaterale quasi unica tra un’università tra il governo italiano nella fattispecie il ministero degli esteri italiano e le Nazioni Unite un’organizzazione internazionale. E’ una sinergia diciamo pubblico-privato che è arrivata alla seconda edizione con grande successo e sicuramente continuerà negli anni prossimi”.