Roma, 20 lug. (askanews) – La seduta odierna dell’Assemblea Capitolina si è aperta, dopo numerosi appelli a vuoto “con il sostegno di due volontari dell’opposizione, altrimenti ci saremmo dovuti rivedere domani in seconda convocazione”. La reprimenda, che ha dato il via ai lavori dell’aula Giulio Cesare, è stata del consigliere capitolino di Udc-Fo Marco Di Stefano, che in un richiamo al regolamento ha chiesto alla presidente dell’Assemblea Svetlana Celli, “di dire basta a questo scempio”. “Con i colleghi abbiamo commentato una trasmissione televisiva che ha criticato gli aumenti di stipendio che ci siamo dati e anch’io ho votato – ha ricordato Di Stefano – Il mestiere del consigliere comunale è importante e impegnativo, ma poi diventa non più giustificabile che chi, tra i banchi della maggioranza, si aumenta lo stipendio poi non sia in Aula a garantire il numero legale e le aperture delle sedute negli orari previsti. Oggi sono le 12 passate – ha lamentato di Stefano -, e dovevamo aprire alle 10. Mi dicono che ci sia chi è già in vacanza. Credo che sia l’ora di dire basta a questo scempio, presidente, e di difendere la nostra onorabilità come consiglieri”.
Nessun commento da parte della presidenza e della maggioranza, ma la capogruppo Pd Valeria Baglio è intervenuta per “esprimere la nostra felicità per la liberazione di Patrick Zaky, che aspettiamo di accogliere qui in Campidoglio come cittadino onorario della Capitale”. Baglio ha chiesto, inoltre, all’Aula di osservare un minuto di silenzio in memoriadel giornalista scomparso Andrea Purgatori.