Firenze, 19 lug. (askanews) – La Regione Toscana ha stanziato ulteriori risorse per un totale di 600mila euro, ovvero 200mila all’anno per tre anni, a disposizione dei Comuni e delle imprese delle aree interne che non hanno avuto modo stipulare patti di comunità con il primo bando. “Abbiamo deciso di rimettere a disposizione le risorse residue e dare così la possibilità a Comuni ed imprese di firmare nuovi patti di comunità – spiega Leonardo Marras, assessore all’economia e al turismo della Regione Toscana -. L’obiettivo della legge, che ha riscosso un buon successo con oltre 400 domande presentate e 347 ammesse a contributo, è supportare le aree interne con un ulteriore strumento per rivitalizzarne l’economia: ha, infatti, il duplice fine di sostenere le piccole attività e realtà produttive delle zone periferiche e, al contempo, tutelare e valorizzare il territorio attraverso progetti di collaborazione con l’ente pubblico locale”.
Sostanzialmente si riapre la possibilità per i Comuni di promuovere manifestazioni d’interesse per la sottoscrizione di patti di comunità. Questo permette di recuperare situazioni non andate a buon fine con il primo bando: sia il caso di imprese che avrebbero voluto firmare il patto, ma non lo hanno fatto perché il Comune non ha promosso la manifestazione d’interesse; sia dei Comuni che avevano fatto manifestazione, non ricevendo però candidature; sia dei Comuni che avevano fatto manifestazione e ricevuto candidature, senza però raggiungere il numero massimo consentito.
“Invitiamo dunque i Comuni interessati – prosegue l’assessore – a aprire, o riaprire, la manifestazione d’interesse a stretto giro così da avere il tempo di raccogliere i progetti e procedere, già dalle prime settimane di settembre, con l’iter per la stipula dei patti di comunità”.