Milano, 19 lug. (askanews) – Olimpia Splendid, azienda bresciana specializzata nel comparto della climatizzazione domestica, ha chiuso il 2022 con un incremento del 21% del fatturato consolidato, passato da 93,4 a 113,4 milioni di euro, con un 40% dei ricavi provenienti dall’estero e un Ebitda pari a sette milioni di euro, in calo del 13,5% rispetto agli 8,1 milioni di un anno prima.
“Si tratta di un risultato importante, soprattutto se analizzato alla luce della complessità del contesto economico. Benché operiamo in un settore centrale nel processo di decarbonizzazione degli edifici, il rallentamento delle catene di fornitura, l’aumento dei costi di materiali dei trasporti e dell’energia, conseguenti alla pandemia e al conflitto russo-ucraino, hanno reso molto difficile l’operatività e condizionato le efficienze aziendali – spiega Roberto Saccone, presidente di Olimpia Splendid – La centralità della tecnologia a pompa di calore nel percorso di transizione energetica, unita ai nostri progetti di crescita internazionale, sono gli elementi su cui lavoreremo per consolidare ulteriormente la nostra crescita, continuando ad investire con piani industriali ambiziosi e contando su una squadra rinnovata”.
Nel 2023 ci sono stati dei cambiamenti a livello di governance: da giugno ha assunto il ruolo di amministratore delegato del gruppo Marco Saccone (già consigliere delegato e managing director di Olimpia Splendid) ed è entrato nel ruolo di direttore generale Claudio Filipponi (ingegnere industriale con esperienza ventennale nel settore automotive, dove ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità). Approvata, nei primi mesi del 2023, anche la delega alle Esg per il consigliere Francesco Saccone, “un’ulteriore testimonianza – si legge nella nota – di come la governance ambientale, sociale e aziendale sia sempre più integrata nei piani Olimpia Splendid”.
Il bilancio di sostenibilità 2022 riporta inoltre l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra (Scope 1 e Scope 2), del 30% entro il 2026, del 50% nel 2030 e di raggiungere la completa neutralità climatica entro il 2040. Un passo in questa direzione è stato fatto nel 2022, con due diversi interventi che hanno consentito di diminuire del 18% le emissioni rispetto all’anno precedente. Da un lato, la riduzione del 29% dei consumi di gas metano, dall’altro, la conversione a fonti rinnovabili del 100% dei consumi elettrici delle sedi italiane (95% dei consumi dell’intero gruppo), grazie all’auto-consumo dell’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici e all’acquisto di energia certificata A2A da fonti rinnovabili. Azioni concrete che proseguiranno anche nel 2023, con il passaggio delle filiali commerciali estere all’energia sostenibile, l’attivazione di un nuovo impianto fotovoltaico nel polo logistico di Reggio Emilia e altri interventi volti ad ottimizzare i consumi dell’intero gruppo. Non da ultimo, l’ottenimento della certificazione ambientale ISO 14001, per tenere sotto controllo gli impatti ambientali delle proprie attività e ricercarne il miglioramento in modo coerente, efficace e sostenibile.