Roma, 18 lug. (askanews) – Gli elettrodomestici di nuova generazione abbattono il costo delle bollette, i nuovi apparecchi consumano infatti oltre il 60% in meno rispetto ai prodotti presenti nelle case degli italiani: ad esempio il frigorifero che mediamente si trova nelle case delle famiglie fa spendere in bolletta oltre 200 euro all’anno in più rispetto ad uno nuovo. Questa una delle evidenze emerse in occasione dell’incontro organizzato da APPLiA Italia, l’associazione Confindustriale che riunisce le imprese operanti in Italia nel settore degli apparecchi domestici e attrezzature professionali. Un settore, quello della filiera degli elettrodomestici, strategico per l’Italia, come conferma il presidente di APPLiA Italia, Paolo Lioy: “L’industria dell’elettrodomestico è una parte strategica per il paese, rappresenta 19 miliardi di fatturato, 145 mila addetti ed è per cui una parte importante di tutta quella che è la produzione in Italia. Molto rappresentata, storica e importante per molte parti del paese e addetti”.
Il settore riveste un ruolo fondamentale negli obiettivi di risparmio energetico e della transizione, come spiega il presidente del Gse, Paolo Arrigoni: “Il Gse ha una posizione centrale nella transizione energetica, sosteniamo i meccanismi di incentivazione sulle fonti delle rinnovabili e i meccanismi di incentivazione sull’efficientamento energetico, di cui oggi si parla con gli elettrodomestici che rappresentano il 58% dei consumi elettrici nelle proprie case e quindi è importante intervenire perché prima ancora di pensare come generare energia elettrica ovviamente attraverso impianti di fonti rinnovabili è importante risparmiare sui consumi e qui c’è uno strumento per poterlo fare. Risparmiare sui consumi degli elettrodomestici significa risparmiare sulle bollette delle famiglie degli italiani, significa fare decarbonizzazione e quindi una mossa vincente nell’alveo della strategica della decarbonizzazione nel nostro paese”.
Il mondo della politica deve quindi sostenere il settore come prosegue Alberto Gusmeroli, Presidente della Commissione Attività Produttive della Camera dei deputati: “Il mondo della politica deve sostenere il mondo degli elettrodomestici perché ha una serie di particolarità: uno, produce qual ora si cambino gli elettrodomestici un grande risparmio all’interno delle famiglie, quasi il 30%. Secondo, l’industria degli elettrodomestici italiana è leader al mondo e anche quella della componentistica di elettrodomestici non italiani. Terzo, si stimola l’economia circolare perché i vecchi elettrodomestici entrano nell’ambito circolare e quindi di nuovo nell’ambito di industrie che sono leader in Italia”.
L’Italia si posiziona attualmente come il secondo maggior esportatore di elettrodomestici in Europa per valore e il quinto nel mondo, e per quanto riguarda la produzione di attrezzature professionali, si colloca ai vertici a livello europeo e mondiale, nonché come il secondo principale produttore europeo di elettrodomestici in termini di fatturato.